caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

STOKER regia di Chan-wook Park

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
CinemaD'Arte     7 / 10  21/06/2013 20:06:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Primo film americano per Park Chan-wook, che per l'occasione si avvale della sceneggiatura dell'attore Wentworth Miller (conosciuto ai più come protagonista nella seria "PrisonBreak") alla sua prima fatica in qualità di sceneggiatore. Molti erano i dubbi relativi al fatto che il cineasta coreano dovesse cimentarsi su un soggetto e, soprattutto, con una sceneggiatura non propria, ed una volta terminata la visione non si può far altro che rammaricarsi per quello che sarebbe potuto essere e che invece non è stato. Pellicola esteticamente e tecnicamente ai limiti della perfezione, dalla fotografia visivamente smagliante e sgargiante del fido Chung-hoon Chung alle eccelse musiche firmate Clint Mansell e Philip Glass; assai notevoli le prove attoriali, con la giovane Mia Wasikowska e Matthew Goode sorprendenti nella loro elevata eccezionalità, mentre la Kidman, nonostante rimanga un po' in ombra, non sfigura di certo nella parte della madre instabile e fragile. La regia che ci dona Park Chan-wook è, come ci ha ormai abituato nel corso degli anni, superba; ogni inquadratura è girata con una raffinatezza, un'accuratezza ed una piena padronanza del mezzo superlativa, le atmosfere disturbanti, morbose, malsane e conturbanti sono costruite ad hoc, mettendo in scena il mito di Eros e Thanatos, così indissolubilmente legato all'esistenza dell'essere umano. Ottimo anche il ricorso al montaggio alternato tra passato e presente, elemento chiave nello svolgimento del film. Il tasto dolente è, purtroppo, uno ed uno solo quindi, ovvero la sceneggiatura, la quale regala colpi di scena pari a zero (o altrimenti telefonati), in cui il possibile enigma è di facile lettura e che risulta sin troppo prevedibile, soprattutto per un thriller. Rimane il rammarico di aver solo accarezzato il capolavoro, un vero peccato.