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STOKER regia di Chan-wook Park

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amterme63     7 / 10  18/12/2014 22:50:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Old Boy" era in qualche maniera un film visivamente "estremo" come "Stoker", infatti non si nascondeva quasi niente dell'aspetto macabro e truce delle vicende raccontate.
Anche "Old Boy" come "Stoker" lambisce temi tabù, come ad esempio l'incesto. Entrambi i film non risparmiano niente allo spettatore in termini di macabro e violento.
C'è però una profonda differenza fra i due. In "Old Boy" l'aspetto "estremo" è usato quasi esclusivamente in funzione dell'espressione molto profonda e umana del travaglio interiore di Oh Dae-soo e del suo aguzzino. "Old Boy" rigurgita di dolore, di sentimento, molto intenso, molto sentito, molto umano.
"Stoker" è forse più freddo e quasi intellettuale. Ciò è dovuto senza dubbio al fatto che il personaggio di India è molto più sfuggente e introverso di Oh Dae-soo. Non mostra quasi mai in maniera aperta, sincera e diretta il proprio animo, non si apre mai, nemmeno con lo spettatore. Angelo o demone? Questo senso di ambiguità accompagna il personaggio per tutto il film. Non lo sa nemmeno lei chi è veramente, o magari forse lo intuisce ma non è facile per lei accettarlo. Il dolore, il travaglio è qualcosa di trattenuto. Alcune scene ce la mostrano solitaria, malinconica, meditabonda, incerta se guardare al passato o se decidersi ad affrontare il mondo, vincendo diffidenze, orgogli, chiusure. Vince in ogni caso l'approccio orgoglioso, chiuso, freddo, distaccato da tutto quello che la circonda.
L'esito finale, simile a tanti/e eroi/eroine dei film post-moderni, è quello dell'affermazione completa di se stessi, della propria personalità assoluta, slegata da ogni altra considerazione di tipo etico, a mo' di superuomo/superdonna.
Infatti, un film che mi è venuto alla mente vedendo "Stoker" è "Natural Born Killers" di Stone/Tarantino. In fin dei conti anche "Stoker" ci propone una coppia di persone con la P maiuscola, che si elevano e si evidenziano dal resto della società meschina e banale e che fanno della violenza e del sangue il loro blasone e il loro soddisfacimento erotico.
Il sangue, le violenze hanno il loro senso se corroborano, rinforzano profondi e sinceri drammi umani, altrimenti va a finire che si trasformano volentieri in maniera, in facile mezzo per "nobilitare" e rendere speciali personaggi di film.
Anche se maniera, quella di Stoker è comunque una maniera notevole e ben fatta.