Filman 9 / 10 05/11/2020 14:02:46 » Rispondi Con DJÄVULENS ÖGA (L'Occhio del Diavolo) Ingmar Bergman si spinge verso l'espressionismo, grazie a dei personaggi che, come già aveva fatto in passato, trasformano in carne concetti astratti. In questo caso però, gli inferi e i demoni non vogliono parlare del male e l'autore si concentra su un qualcosa di più concreto, umano, che da sempre l'ha affascinato: la psicologia sessuale e sentimentale dell'uomo e soprattutto della donna. Che si sia scelto l'uomo per vestire i panni del male è ininfluente, giacché uomini e donne sono speculari, al termine della morale di questo capolavoro: gli uomini vorrebbero dominare ma amano, le donne vorrebbero amare ma desiderano. I dialoghi vengono cuciti con la cura del sarto più pregiato sulla bocca dei protagonisti. Protagonisti le cui parole, i cui sguardi, le cui volontà creano una melodramma d'amore purissimo ed erotico senza che si giunga ad alcuna conclusione in tal senso.