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LA FEBBRE DELL'ORO regia di Charles Chaplin

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Invia una mail all'autore del commento domeXna79     8½ / 10  29/08/2007 21:39:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un classico del cinema di Charles Chaplin.
Ancora un opera completa del grande Chaplin, in cui, a differenza di altre sue produzioni, la critica sociale è meno aspra e la forza degli eventi naturali più forte e presente di quella degli uomini ..significativa in tal senso la scena in cui il brigante, dopo aver trovato la grossa pepita, sprofonda inghiottito dalla montagna, rappresentazione perfetta dell’autodistruzione a cui sono segnati gli ingordi, gli avidi di denaro e ricchezza, che assume un significato ancor più particolare se rapportato al periodo in cui venne girata la pellicola, in un capitalismo che avanzava in maniera a dir poco scellerata ..davvero sublime la scena della ormai famosissima “danza dei panini”, o del pranzo a base di scarponi e lacci bolliti ..come sempre magistrale il modo in cui il maestro inglese riesce a raccontarci e rappresentarci l’amore, i sentimenti che si sprigionano quando ci perdiamo negli occhi della persona amata ..ma anche la delicatezza, la dolcezza del sogno ed il brusco risveglio, in una triste solitudine mentre tutti festeggiano l’inizio del nuovo anno.
Il finale non mi ha convinto del tutto, a differenza delle altre pellicole del grande artista (nel senso più assoluto del termine) inglese ..purtroppo ho visto la versione sonorizzata del 1942, perdendo forse per questo un po’ del fascino dell’opera originale (che cmq mi riprometto di vedere al più presto).
L’interpretazione di Chaplin (con la sua maschera, l’omino “Charlot”) risulta sempre carica di espressività, un modo delicato e poetico di raccontare l’amore ed i mali del suo tempo ..imperdibile per chi ama l’arte del grande genio del cinema inglese!