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TULPA regia di Federico Zampaglione

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Scanlon     5 / 10  21/12/2018 12:38:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Insomma...

L'intento di omaggiare il cinema di genere nostrano che fu è palese, ma più che dalle parti del giallo raffinato qua siamo dalle parti del giallaccio para-argentiano. Primissimo piano dell'occhio dell'assassino, trama quasi inesistente, movente dell'assassino praticamente trascurato, recitazione così e così, storia molto abbozzata che lascia prevalere il vero punto di interesse di Zampaglione: mettere in scena sequenze di morte truculente e chiaramente in linea col trend del torture porn (attitudine già rivelata in Nero bifamiliare, poco, e in Shadow, in abbondanza). Interessante il concetto del Tulpa tibetano richiamato appunto dal titolo e da qualche particolare presente nel film. Ma anche qui, tutto molto ridotto all'osso. Nota non positiva: ci sono almeno due passaggi dove Federico filma facendo traballare letteralmente lo shot dell'inquadratura tipo "tremarella" (imperdonabile).

Bilancio: Zampaglione tenta di riproporre in Italia un'idea di cinema altro rispetto alla monotonia dilagante di commedie e scemenze assortite. Per questo lo apprezzo, ma riguardo alla resa finale, che dire... va bene unire passato e presente ma anche avere personalità è importante. Tulpa manca di una sua identità e si rivela un catalogo cinefiliaco di luoghi topici di certo giallo settantiano; ma nulla di più. Zampaglione guarda troppo all'insieme, all'idea centrale del film e smarrisce l'attenzione per il dettaglio (recitazione, storia, messa a fuoco, regia).