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SALVO regia di Fabio Grassadonia, Antonio Piazza

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pier91     8 / 10  01/07/2013 01:35:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nubi di polvere vagamente western in una Sicilia ambigua, esternamente dorata, internamente livida, conca di ordinarie lacerazioni: l' incapacità di modificare il corso degli eventi, la taumaturgia difettosa dei sentimenti, la morte che ha la stessa confortante spietata puntualità del sole.
Si scorge lo spirito zelante, l' elucubrazione macchinosa, dietro la rappresentazione splendida del film (Ciprì firma la fotografia e si vede). Come molte opere prime manca di naturalezza, competenza che immagino si conquisti con grande fatica. La bellezza sfiancante di alcuni esordi sta appunto nel loro deviare verso gli estremi. Spero davvero che i due bravi registi trovino una dimensione espressiva altrettanto vivida ma meno abbagliante.