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SALVO regia di Fabio Grassadonia, Antonio Piazza

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The Gaunt     8 / 10  07/07/2013 11:46:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Molto bello questo esordio con una storia di mafia ma senza l'abuso dei clichè dei film di genere. Un approccio minimalista basato su due personaggi che trovano, nella tragicità del loro incontro, un'occasione per iniziare il loro percorso di rendenzione. La cecità di Rita oltre ad essere un fatto fisico, sottolinea a mio parere una cecità morale. Riacquistare la vista è prendere le distanze da una vita al servizio della criminalità e l'importanza del perdono, per Salvo l'occasione di uscire dall'obbedienza cieca di un codice perverso come quello mafioso.
I primi trenta minuti di questo film sono un capolavoro per intensità emotiva coadiuvata da una regia magistrale che nella sequenza della casa dove i due protagonisti giocano al gatto con il topo, raggiunge vette eccelse.
I dialoghi sono molto scarni ma Salvo è una pellicola di gesti e sguardi e soprattutto è fantastico l'uso del sonoro che amplifica le emozioni dei due protagonisti. Un respiro, una pala che scava una fossa, tintinnii metallici, insomma un comparto sonoro studiato nei particolari.
Due protagonisti molto bravi, decisamente in parte ed un finale molto bello e poetico. Che infonde speranza.