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LA NOTTE DEL GIUDIZIO regia di James DeMonaco

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  27/11/2013 13:49:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Folgorante nella partenza "La notte del giudizio" poggia su uno spaccato sociale da brividi. Una volta l'anno è permesso delinquere impunemente, quindi perpetrare qualsiasi crimine per dodici lunghe ore. Questa brutale finestra è giustificata dal governo come momento catartico, in cui ognuno può sfogare la propria rabbia contro chi desidera; fantomatici sondaggi benedicono questa barbarie millantando un vertiginoso calo dei reati durante i giorni "normali". Lo scopo reale è eliminare quanta "feccia" più possibile, ovvero quelle persone indigenti impossibilitate ad acquistare armi o costosi sistemi di sicurezza.
Entra in gioco la cara vecchia situazione dell'assedio domestico, con una famiglia borghese presa d'assalto da un gruppo di ragazzotti mascherati con la promessa di un massacro se non verrà "restituito" loro l'uomo che stavano inseguendo. Questi, un poveraccio che ha unica colpa d' essere senzatetto, viene salvato in un atto di folle generosità dal piccolo di casa.
Il carico di tensione si fa sentire tutto mediante sviluppi che non ammettono pause, James DeMonaco imprime riflessioni sullo stato sociale a iosa anche se non approfondisce a dovere limitandosi a una denuncia comunque piuttosto sferzante.
Sicuramente un po' di coraggio in più e qualche moralismo spiccio in meno - presente soprattutto nel finale giustizialista dove chi ha sbagliato pagherà - vieta alla pellicola un futuro da cult-movie che l'argomento offriva su un piatto d'argento.
Alcune improbabili scelte narrative non compromettono il valore complessivo; piacciono la lucidità e la determinazione nel raggiungimento del punto di non ritorno dove il benessere cerca estremo rifugio pur di tutelare la propria effimera fortezza. Sarebbe però buona cosa ricordarsi che la ferocia è insita nell'uomo, inevitabile che prosperi anche in quel dorato mondo.