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MEMORIES regia di Koji Morimoto, Tensai Okamura, Katsuhiro Otomo

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8½ / 10  28/04/2008 11:15:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tre stupendi esempi di animazione giapponese uniti in questo “Memories” e scritti dal papà di “Akira” Katshuiro Otomo.Un prodotto davvero irrinunciabile e non solo per gli amanti del genere.
Il primo episodio intitolato “Magnetic Rose” è il migliore,capace di affascinare e commuovere grazie ad una storia che trae spunto da un certo tipo di fantascienza,impossibile non pensare a “Solaris” di Tarkovskji,ma che in seguito riesce a sviluppare con buona originalità e ritmo una trama molto interessante.Racconta di quattro astronauti attirati da un messaggio di soccorso in una trappola mortale all’interno di una struttura spaziale apparentemente alla deriva.All’interno di essa le loro paure,i desideri,i ricordi più angosciosi prenderanno vita in maniera misteriosa mettendo a repentaglio la loro vita.Favolose le ambientazioni unite ad un ottimo character design,geniale l’idea di fondere le tecnologie future con scenari appartenenti al mondo dell’opera e del teatro con un gusto tipicamente retrò.La commistione apparentemente bizzarra funziona a meraviglia grazie anche ad un lavoro sulle immagini molto curato e capace di alternare scenari opprimenti ad altri di eccezionale bellezza.Di grande impatto le musiche con la Madame Butterfly di Puccini capace di rendere ancora più onirico e straniante il tutto.
Decisamente interessante anche il secondo episodio,ovvero “Stink Bomb”,sicuramente il più ironico e divertente,nonostante anche in questo caso tratti un argomento drammatico.Le peripezie di Nobu,dipendente di una ditta farmaceutica che per errore si trasforma in un’arma batteriologica capace di uccidere chiunque gli si avvicini stanno alla base di questo delirante lavoro.Il tono è molto scanzonato ed il finale beffardo è molto ben congegnato.Anche in questo episodio il livello delle animazioni è da ratenersi più che soddisfacente anche se il tratto denota una palese propensione verso il lato più divertito.”Stink bomb” è uno spartiacque in grado di stemperare l'angosciosa malinconia del primo episodio e soprattutto per farci digerire l’ultimo segmento,ovvero il terribilmente cupo “Cannon Fodder” in cui viene rappresentata la giornata tipo di una famiglia appartenente ad un mondo che sembra essere uscito dai peggiori incubi di Orwell.La rappresentazione di una società militarista ottusa e grigia,abituata sin dall'infanzia alla guerra ed alla violenza è uno spaccato incredibilmente forte,che raggela lo spettatore,grazie anche ad una colonna sonora martellante. I disegni contribuiscono a rendere ancora più opprimente il tutto,la tecnica esula dal solito stile dell’anime e appare più vicina ad alcuni prodotti di stampo occidentale,a sottolineare un certo spirito di sperimentazione da parte di Otomo nell'unico episodio che lo vede anche alla regia (e che regia!).
Geniale.