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MEMORIES regia di Koji Morimoto, Tensai Okamura, Katsuhiro Otomo

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Terry Malloy     8 / 10  26/03/2012 22:41:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'erba del vicino è sempre più verde. E i voti a questo film lo dimostrano. L'utente-intelligente-medio l'unica cosa che sa scrivere dei film di animazione orientali è "straccia qualsiasi film occidentale", "ogni singolo fotogramma meraviglioso" e altre insigni minchiate. Ragazzi ma se la smettessimo di tracciare queste inutili barriere ideologiche fra ciò che è bello e ciò che non lo è? La smettiamo di considerare il cinema un vanto territoriale? Accettiamo ciò che di buono viene da tutti i paesi del mondo, accettiamo con serenità i momenti di bonaccia del cinema "occidentale" e ringraziamo i giapponesi per la loro creatività. Io non credo che Memories sia più bello di Stalker o qualsiasi altro grande classico del cinema europeo o americano. Credo sia semplicemente un ottimo film.
Ma ora analizziamo brevissimamente i singoli episodi.
MAGNETIC ROSE è il capolavoro assoluto, inquietante come pochi altri film, malato e dolente, mette addosso un'angoscia tremenda. Non mi dilungo sull'apparato concettuale che mi sembra convenzionale, piuttosto vorrei menzionare la splendida, grandissima immagine finale. (10)
STINCK BOMB o dell'umorismo. Un esempio di quanto può essere terribilmente esagerato il cinema orientale. Sebbene inferiore al precedente, l'ho trovato comunque ottimo. (7)
CANNON FODDER è una classica distopia, disegnata con grande originalità. C'è un senso di totale smarrimento e dolore in quei personaggi. C'è un candore adulto nel personaggio del bambino. Mi comunicava un malessere che riprendeva, stavolta con lo specchio dell'infanzia, il soffrire sperimentato nel primo. (7)

È una trilogia molto interessante proprio per questa dimensione di ricomposizione. È un film che ti prende per mano, mentre la tua attenzione spirituale si addentra in mondi venati di folle malinconia, dolcezza, dolore, romanticismo, onirismo. È un film che nel futuro parla del passato. È una memoria, ma stranamente i generi scelti sono la fantascienza, il catastrofico e la distopia. Come può il futuro parlare del passato?