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FRANKENSTEIN'S ARMY regia di Richard Raaphorst

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Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman     9 / 10  05/06/2014 00:40:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ultimamente tra film al cinema e film che recupero in home video,riesco a godere della visione di chicche visive stratosferiche.

Una squadra di soldati russi vuole smantellare il laboratorio di Frankenstein,che lavora a stretto contatto con il Führer per fabbricare soldati metà uomini metà macchine armati fino ai denti.
Non basta avere un soggetto così malsano,hanno addirittura voluto girare in POV(riprese in prima persona),in formato HD:l'anacronismo per eccellenza.

La grana non viene calibrata al punto giusto,è volutamente scomposta ma finta.Si nota che è molto ritoccata e questa gliela perdoniamo.
Le due lenti diverse utilizzate per ingrandire dettagli di scenario o riprendere a tutto campo invece danno quel tocco di classe intrigante che ti invoglia a seguire la storia proposta.

Ammetto che questo è uno dei mockumentary meglio realizzati degli ultimi anni.
Il protagonista sa come muoversi nelle location,penetra in ambienti bui e desolati con passi lenti e quindi si ha una telecamera/cinepresa meno traballante di quanto ci si aspettava.La parte da leone lo fa il reparto make-up prostetico,per regalarci una pletora di mostri nazisti terrificanti,che mettono i brividi solo a vederli di striscio.L'intero motore del film gira intorno a loro,senza ombra di dubbio.

Da loro parte lo smisurato delirio splatter,partono le impennate di tensione palpabili già da inizio film,e sconvolgono la scenografia rendendola più macabra e sinistra,insomma per farla breve...ci si spaventa per davvero.

Non solo i realizzatori (parlo di Richard Raaphorst si,ma voglio riferirmi all'intero staff) hanno raccolto ciò che più ha funzionato delle attuali tecniche di ripresa in soggettiva per metterle in bella mostra in un passato alternativo,ma hanno azzeccato anche il concetto che sta alla base del cinema tedesco d'avanguardia di quegli anni.

Il desolante quadro sociale di quei tempi si rifletteva in un'arte cinematografica fondata sull'astrattismo e sull'espressionismo:forme d'arte non di certo edificanti,perché si interessavano alla scomposizione dello spazio e alla deformazione della figura umana.
Robert Wiene sarebbe estasiato da questa curiosa e affascinante messa in scena di Frankenstein's Army.
Il film del Dottor Caligari viveva di inquadrature fisse chiuse su se stesse,come se fossero un mondo a parte al di fuori della quale non esiste niente.Era fatto apposta per creare un effetto asfissiante che disturbava lo spettatore.
Discorso analogo anche per quanto riguardo questo film non vi pare?

Il found footage mischiato con l'ottica allucinata dei lontani parenti tedeschi:una bomba ad orologeria senza pari.

I miei complimenti a questo riuscitissimo esperimento.
Grande Richard Raaphorst,ti vogliamo carico per un altro horror con gli attributi.

Il mio nuovo personale cult da collezione.Nel suo genere un gioiello di rara bellezza.

Recensione dal vostro tnx di fiducia.