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RUSH regia di Ron Howard

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steven23     8½ / 10  29/09/2013 11:38:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Visto ieri sera in una sala completamente piena. Premesso che la Formula uno mi appassiona da sempre (anche se quella odierna non centra nulla con quella trattata qui) e il voto è dettato anche da questo, resta comunque il fatto che questo resta un gran film. Del resto il materiale dal quale attingere c'era e non poteva essere più adatto a una pellicola cinematografica. La rivalità tra due grandissimi piloti, il gravissimo incidente di uno dei due, il miracoloso ritorno dopo appena quaranta giorni e il campionato deciso all'ultima gara. Credo che nemmeno una vicenda romanzata avrebbe potuto regalare di meglio.
Al di là di tutto questo, però, c'è l'ottimo lavoro di un Ron Howard che mostra di saperci fare anche in ambito sportivo. A livello registico e di montaggio il film è davvero impeccabile, splendide le sequenze delle corse e molto realistici gli incidenti. Poi rivedere il Nordschleife (seppur in un film) percorso di nuovo dalle vetture di quegli anni è una gioia per gli occhi; a livello di fascino e soggezione nessun circuito e neanche lontanamente paragonabile al "Ring". La scena dell'incidente di Lauda accompagnata dalle musiche di Zimmer è da brividi.
Nemmeno gli attori fanno il semplice compitino anzi, li ho trovati estremamente calati nella parte, specialmente Bruehl. Oltre alla spaventosa somiglianza con Lauda riesce a rendergli giustizia persino nell'atteggiamento schivo e introverso, nella maniacale precisione per la cura dell'auto e nella scarsa simpatia che provata (ricambiata) verso gli altri piloti. Tutti tranne uno, quel James Hunt che più distante di lui non poteva essere a livello non solo personale, ma anche di pilota: il lavoro metodico che si scontra con una scarsa preparazione, la razionalità con l'istinto, un talento costruito giorno dopo giorno con quello cristallino del pilota inglese. Tutte differenze che riescono in un qualche modo ad accomunare i due piloti che, tra litigi e battibecchi, riescono comunque a provare rispetto l'uno per l'altro. Un rispetto che, col tempo, si trasformerà pure in un'amicizia particolare e mai troppo evidente. Significative le parole dell'austriaco sul finale del film
A questo proposito non è male nemmeno l'interpretazione di Hemsworth, meno intensa di quella del compagno ma pur sempre buona. Il resto del cast ha un ruolo piuttosto marginale, forse fatta eccezione per Alexandra Maria Lara e Favino nell'inaspettato ruolo di Regazzoni, compagno di scuderia dello stesso Lauda.

Sono uscito dalla sala completamente soddisfatto, e non solo perché il film ha superato le mie aspettative, ma anche perché credo che Howard sia riuscito a regalare un prodotto che piace e piacerà anche a chi questo sport non lo segue.




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