caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

L'EVOCAZIONE - THE CONJURING regia di James Wan

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
-Uskebasi-     7½ / 10  02/09/2013 00:53:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
COMMENTO SPOILEROSO

Il più classico degli horror, quel ghost movie fatto con lo stampino.
Se una cosa è fatta con lo stampino però non vuol dire che non possa essere buona. Il motivo per il quale questo prevedibilissimo film non è inserito nella parte del genere forse più popolosa (quella della mediocrità) è molto semplice: non c'è niente di mediocre. Partendo proprio dalla regia devo dire, per ragioni manifeste, che Wan sa come fare un horror decente. Forse non riuscirà mai a sfornare il capolavoro assoluto è vero, ma è evidente che sa creare l'atmosfera, che conosce i tempi, e soprattutto che sa muovere nel giusto modo la macchina da presa; qua ad esempio ha sfruttato benissimo tutti gli spazi della casa seguendo alla perfezione i personaggi tra stanze e corridoi. L'unico difetto è stata una sbagliata gestione di scene che avvenivano contemporeanamente in cui questa sincronia non sembra esserci, e l'esempio più grande è durante l'esorcismo: in cantina c'è un bordello che non ha più fine con tanto di pareti tremanti, mentre al piano sopra il ragazzo asiatico cerca la bambina nel silenzio più assoluto, ma non è l'unica occasione.
A livello di trama L'Evocazione è forse il film di Wan con meno appeal, ma beneficia di una relizzazione con poche sbavature. Parte come un Dead Silence e poi si avvicina molto più a Insidious, sempre appunto su livelli discreti, dando il meglio di sé nella strepitosa scena dell'uomo dietro la porta, guardacaso quella più celata e dove praticamente non succede nulla. E' sempre così, il mistero funziona, quando poi vedi fantasmi e demoni è si piacevole, ma ti rendi conto che stai guardando un film. Si arriva alla fine, anzi prima, l'esorcismo si risolve in maniera che alle anime più dolci potrebbe risultare addirittura commovente, poi c'è la vera fine, quella in cui il giovane regista ha sempre stupito o cercato di stupire con colpi di scena. Devo dire che anche qua c'è il finale a sorpresa, in quanto, non c'è alcun finale a sorpresa; nello specchio di quel carillon non c'è nessuno. Mi è piaciuto molto.
L'ultima frase dei coniugi Warren si riferisce al loro caso più importante, quello di Amityville, ed è molto probabile che il malese prima o poi si dedichi a un seguito.
Capitolo Warren, saranno tutte *******te ma loro sono vissuti realmente e le persone che si affidavano a loro credevano in loro, o credevano di avere un motivo per credere in loro. Una famiglia che per forza di cose doveva far parte del cinema horror, qua interpretati dall'accettabile Wilson e dalla grandissima Vera Farmiga, donna che (nonostante la carta d'identità inizi a ingiallirsi) conferma ancora una volta che nel suo nome completo c'è un "arm" di troppo.
Molto carina anche la piccola Joey King, una vera e propria versione di Rachel Weisz in miniatura, è impressionante la somiglianza. Non mi sorprenderebbe scoprire tra 6 anni che sia considerata tra le ragazze più belle di Hollywood.