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L'EVOCAZIONE - THE CONJURING regia di James Wan

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  20/12/2013 11:21:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il grande merito di James Wan è quello di seguire schemi classici senza farsi troppe menate; il regista è bravo nell'evitare la trappola del dimostrare a tutti i costi riuscendo a far funzionare lo stesso alla grande baracca e burattini. Appare subito molto sensato il posizionamento dello stereotipo da ghost story all'interno di un soggetto che, pur risaputo, alterna efficacemente momenti d'attesa, strutturazione del pericolo e deflagrazione della paura, pur ricorrendo spesso a lady "apparizione improvvisa" a braccetto con mister "sbalzo di volume".
Eppure Wan a differenza di altri colleghi non infastidisce, sarà per il suo modo di raccontare una storia del terrore con tutti gli elementi indispensabili disposti con maestria, sarà per la grande cura del dettaglio o per la regia molto personale fatta di movimenti spesso seducenti; insomma, possono essere molteplici i motivi di tale gradimento, fatto sta che "The Conjuring" convince e appassiona, pur non raggiungendo l'originalità e la tensione narrativa del precedente "Insidious".
La storia è presto detta: siamo negli anni '70 e la solita famigliola felice si trova a fare i conti con una presenza che infesta la loro casa, i problemi iniziano quando l'entità da semplicemente inquietante si fa sempre più aggressiva, soprattutto con la madre e le cinque bambine. Si rivolgeranno ad una coppia di demonologi per cercare di risolvere il problema.
Il parallelo tra le due famiglie è intelligente, tanto da incoraggiare qualche divagazione dal tema predominante; ammirevole la capacità di citare in maniera mai smodata e soprattutto funzionale - tra l'altro non poteva mancare l'autocitazione, con pupazzi e bambole ancora una volta vera ossessione del filmaker malese- mentre il cast svolge appieno il compito cui è chiamato, con menzione obbligatoria per Lili Taylor e Vera Farmiga, personaggi intensi anche per le analogie materne con il soprannaturale che le circonda.
Apprezzabile la definizione dei personaggi, mai sopra le righe, mai eroi ridicoli o oltre le proprie possibilità, bensì persone comuni descritte con senso della misura.
Da Wan indubbiamente qualche guizzo in più ce lo si aspetta sempre, ma "The Conjuring" è essenza dell'horror intramontabile al quale la ripassata con lucidante e olio di gomito fa bene, non abbaglierà per immane splendore, ma intrattiene e a tratti affascina. Direi possa bastare.