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EASY RIDER - LIBERTA' E PAURA regia di Dennis Hopper

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8½ / 10  18/06/2007 21:29:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E sarà ingenuo, compiaciuto, eccessivamente idealista, anacronistico (oggi è più invecchiato della Spuma e dei coloranti E24) ma io l'adoro alla follia.
Amo questo retrospettivo viaggio verso l'America che non si (ri)conosce, che esplora tutti i contrasti della libertà, che crede in un Presente che ha troppi retaggi col passato per diventare un Vero Futuro, e che esibisce la negazione di un mondo che aveva non l'Esperienza ma la Necessità di poter cambiare davvero.
E' il mondo di Wyatt, il "Capitan America", nella splendida performance di Peter Fonda, retaggio di Hopper e in licenza dai fasti di Hellman e del "protettore" Corman.
Ma c'è anche spazio per l'indimenticabile prova di Nicholson, e la presenza conturbante (un vero appeal con tanto di strabismo di Venere) di Karen Black.
Poi, oltre agli spazi sconfinati e a quel finale che rilegge l'ingiustizia senza profferire parole (Roger McGuinn che intona le prime note suggerendo all'incomprensibile follia umana il silenzio e la "parola" della musica) ci sono Hendrix, i Byrds, gli Electric Prunes a confondere e allievare questa moderna e antica "ballata dell'uomo che credeva nella propria libertà".
E. su tutto. quella "Born to be wild" - maledetta! - profana (perchè di Wild non c'è molto) e liberatoria esperienza di fuga per la propria dimensione e coscienza...
"Un uomo è partito invano alla ricerca dell'America": al suono assordante di una moto, da hippie e bikers insieme, niente di più vero
TORO SCATENATO  19/08/2007 17:05:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh, intanto e' un film da 7 e sono pure largo di manica! Capisco il contesto storico, i "cattivi" che in realta' sono dei buoni odiati da quasi tutti fa da "colonna sonora" per tutta la durata del film, ma il film stesso e' troppo slegato, troppo "allucinato" le contestazioni dei non capelloni (ovvero di quasi tutti) nei confronti dei due amici fanno parte di una realta' che esiste tutt'oggi!! Ed e' sempre esistita! Non hanno una meta, carnevale? Mah! E tutti quei soldi? Prima spacciano e dopo dormono nei boschi! Poco convincente, girato bene solo a sprazzi, incarna perfettamente la fine degli anni '60.

Invia una mail all'autore del commento kowalsky  20/08/2007 00:14:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Condivido l'ultima frase, la fine di un'epoca. Ci sono parecchie ingenuità ma l'epopea di Capitan America ha qualcosa di epico... si veda

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