david briar 6 / 10 30/11/2010 17:55:30 » Rispondi Film fine anni 60 dalle forti ambizioni ha senza dubbio segnato l'epoca in quanto cult, ma lo vedo un po' fine a se stesso. Numerose sono infatti le scene noiose e che paiono messe a caso; il ritmo poi è discontinuo al massimo, a volte è lentissimo, altre volte accelera all'improvviso. Fra l'altro si cerca un ritratto troppo vittimistico di quella generazione, quasi come fossero gli unici nel giusto, ma non fanno altro che cazz.eggiare e drogarsi per tutta la storia (che a tratti appare improvvisata), senza un particolare motivo e senz'alcun obbiettivo, questo prodotto non mi ha dato una versione molto positiva degli hippie, e non sono sicuro fossero veramente così. Si risolleva parecchio quando entra in scena Jack Nicholson, l'unico ad eccellere oltre al montaggio e alla regia di Hooper, che poteva anche limitarsi a dirigerlo. Il finale è ottimo e gli fa guadagnare tanti punti, è amaro, crudele e realista al punto giusto. Nel complesso è discreto un po in tutto, ma nulla di più. Raggiunge di poco la sufficienza, difficile bocciarlo pensando all'influenza storica e sociale che ha avuto, ma mi aspettavo ben di più, sono piuttosto deluso. "Easy Rider" è vedibile e consigliabile solo a chi ne è strettamente interessato, e mi sento in dovere di ricordare che, come al solito, la performance di Nicholson vale la visione.