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SI ALZA IL VENTO regia di Hayao Miyazaki

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Testu     8½ / 10  30/04/2016 02:21:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
l'opera più commovente, non tanto dello studio Ghibli, quanto di Miyazaki.

Mi sono approcciato con diffidenza al film visti i pareri un pò tiepidi e i piccoli difetti dei lavori più recenti, come il finale di Howl e un Ponyo di suo non entusiasmante. Resto ancora dell'idea che il sensei abbia già concluso da un pezzo i suoi "10 anni" pienamente artistici, ma guardando la mancanza di sbavature dall'inizio alla fine è indubbio che ha ancora qualcosa da dire alle nuove leve. Francamente mi chiedo quanto superficialmente abbiano visto l'opera alcuni detrattori, per accusare il regista di nostalgismi imperiali. C'è orgoglio, certo, ma anche molta presa di coscienza suoi propri limiti, personali e nazionali. Anzi la definirei una narrazione umile e serena, per quanto possa esserlo qualcuno che tratta qualcosa che gli è molto caro in un periodo difficile.
La vicenda segue non solo un periodo storico, ma un personaggio realmente esistito, controverso, lo fa con rispetto e un pò di idealizzazione, mai eroica, solo umana e professionale ed in chiave nipponica è bene sottolinearlo. Paragonato ad altre opere più fantasiose dello studio Ghibli "Si alza il vento" mantiene ironicamente un alone quasi più irreale, anche fuori dai sogni lucidi tra Jiro e il conte Caproni, grazie all'uso di rumori più mostruosi che meccanici o naturali.
Comprensibile che non tutti abbiano gradito la storia di un ingegnere e del suo sogno, neutrale quanto scientemente pericoloso e svolto con relativa tranquillità, almeno su schermo, eppure, con la capacità di gestire e rendere benissimo alcune figure intorno al protagonista, Miyazaki è riuscito a non farmi pesare minimamente le 2 ore di visione e a strapparmi anche una lacrimuccia, non lo nego e senza il trucchetto di colonne sonore maestose che in questo caso strizzano invece l'occhio agli allegri motivetti italiani.
Il tema dei veicoli e della guerra è sempre stato vicino al regista, ma si vede che tra la ricerca di nuovi talenti e il dubbio se pensionarsi o meno, voleva dimostrare qualcosa a se stesso e agli altri. Tra i difetti, forse il rapporto fraterno tra Jiro e la sorella poteva essere gestito in modo più equilibrato e c'è qualche bandiera di troppo, anche se vedere ogni tanto un po di rispetto per il nostro scassato paese fa piacere.

Sicuramente è poco avvincente, ma è entrato tra i miei titoli Ghibli preferiti.
Testu  30/04/2016 04:02:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
avendolo seguito sia in originale sottotitolato che in edizione italiana devo dire che per quanto la prima abbia una voce forse troppo cupa per il protagonista, al tempo stesso i sottotitoli nel loro limite hanno reso più comprensibile alcuni passaggi e alcuni termini. Insomma sono entrambe valide ma rispetto ad altre versioni lucky red devo dire che stavolta pure io ho avvertito in più punti una traduzione poco pratica alla visione.