John Reese 6 / 10 19/08/2015 19:14:54 » Rispondi Nomi di grosso calibro (De Niro e Travolta) e un'idea di partenza che seppur improbabile desta un pizzico di curiosità: erano queste le due armi a disposizione di Mark Steven Johnson, conosciuto per essere il regista di due cinecomic fra i più odiati (Daredevil e Ghostrider, sebbene il primo non sia così brutto come si continua a sostenere), realizzati quando il "genere" non era ancora inflazionato come oggi. Diciamo che Johnson spara a salve, non sfruttando appieno il materiale a disposizione. I due attori se la cavano bene riuscendo con la loro personalità a mantenere alto l'interesse ma a visione ultimata si ha la sensazione di aver assistito a niente più che un buon passatempo. Lo sviluppo della premessa (una caccia senza tregua fra due ex-militari) non regala infatti molte sorprese e forse anche sulle scene di violenza bruta si ha l'impressione che qualcosa in più poteva essere fatto senza per questo scadere nella truculenza fine a sé stessa.
Non così sbagliato il finale, abbastanza coerente con il senso generale del film e con i temi della colpa e della redenzione, anche se in un primo momento si storce il naso di fronte a quello che appare come un nulla di fatto che contraddice la spietatezza al quale ci si aspetta di assistere.
La durata esigua risulta utile nell'intento di realizzare un film piccolo di ambizioni ridotte, che comunque spazza via il timore di vedere due attori sprecare per l'ennesima volta il loro talento in pellicole semplicemente brutte. Brutto questo film non è ma ciò non basta per evitargli l'iscrizione al club dei "senza infamia né lode".