dagon 6½ / 10 23/02/2014 23:09:34 » Rispondi Deve molto a Ciprì e Maresco quest'opera di Zucca, non solo per il Bianco e Nero, ma anche per un approccio grottesco e surreale. Il calcio come metafora di vita e sociale non è una novità ed il film forse non è all'altezza delle sue ambizioni. Però, almeno, cerca di uscire dai soliti binari del cinema nostrano, e questo è un pregio non da poco.