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OLTRE IL GUADO - ACROSS THE RIVER regia di Lorenzo Bianchini

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  17/02/2015 12:06:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
C'è ancora speranza per il cinema italiano se Lorenzo Bianchini -friulano doc- sforna un lavoro eccellente come "Oltre il guado". Un horror probabilmente non per tutti i palati: ne stiano lontani ad esempio coloro che amano il mainstream da multisala, si facciano invece avanti gli afiçionados del cinema underground.
Marco è uno studioso della fauna di un'imprecisata zona montana a cavallo tra Friuli e Slovenia, piazza telecamere sugli alberi o direttamente sugli animali per monitorarne abitudini e spostamenti. Seguendo una volpe finisce in un villaggio abbandonato decenni prima. Qui ben presto capirà di non essere solo. Quando la sparizione del camper e l'ingrossamento del fiume -unica via per andarsene dalla sinistra località- gli impediranno di tornare indietro, sarà costretto a far luce sull'inquietante mistero di cui sono muti depositari i lugubri edifici in pietra che lo circondano.
La pellicola è un lungo crescendo ansiogeno dai tempi molto dilatati, l'azione è ridotta ai minimi termini, la violenza è centellinata come le apparizioni spettrali. I dialoghi poi praticamente inesistenti. Marco è infatti solo, fagocitato dall'amata natura in cui ora trova asilo qualcosa di estremamente malvagio. Presenze che abitano la notte saturandola di rumori anomali: porte che sbattono, passi sul selciato, oggetti in frantumi, scricchiolii e urla strazianti.
Bianchini concede poche spiegazioni, altre presumibilmente le nasconde nell'idioma sloveno (parlato da due anziani che sembrano conoscere il mistero di quel villaggio fantasma).
Resta la curiosità anche se la comprensione totale ha importanza relativa; Bianchini fa un lavoro eccezionale col sonoro, incalzante protagonista insieme ad una fotografia scolorita in cui torvi chiaroscuri dominano . Film in cui la lentezza è indispensabile per creare un' atmosfera incredibilmente cupa, mentre vengono alla mente gli orrori padani di Pupi Avati e quelli rurali di Eraldo Baldini.
Pur non avendo nulla da invidiare alle più blasonate produzioni internazionali non ha trovato spazio nei cinema italiani. Vergogna.
BlueBlaster  31/03/2015 15:48:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ottimo commento, concordo...
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  31/03/2015 17:11:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie!