caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

DESERTO ROSSO regia di Michelangelo Antonioni

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
JOKER1926     6½ / 10  13/05/2015 16:44:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Deserto rosso" è uno dei maggiori titoli di Michelangelo Antonioni, questo degli anni sessanta è un film molto famoso della firma italiana in questione, inoltre come accade spesso con Antonioni, i temi trattati non sono convenzionali e poggiano su situazioni di persone in contesti non ordinari.
La trattazione della pellicola del 1964 gira intorno a personaggi ammalati dalla consuetudine (come l'ambiente logorato dal movimento industriale), nel frangente, troviamo una splendida Monica Vitti nei panni della protagonista, una donna insoddisfatta, insomma, della propria esistenza.
Inizia quindi ad acquisire velocemente , "Deserto rosso", tutta la sua forza che verte, in pratica, ai piedi di una introspezione psicologica potente ma al contempo irrimediabilmente ermetica.
Per queste ragioni la produzione italiana ricorda per diversi motivi registi come Bergman, proprio per la carica della psiche e ricorda, per altre cose, Pier Paolo Pasolini che criticava il suo spazio contemporaneo, le fabbriche e il capitalismo.
Con questi rimandi carpiamo, dunque, che "Deserto rosso" vive troppo lontano dalla realtà abbracciando energicamente il simbolismo (adottato anche da Pasolini) e quel percorso melancolico che avvenne nei film di un'altra grande mente, Bergman.

"Deserto rosso" merita, cinematograficamente, rispetto; a parte qualsiasi analisi circa la proiezione del film emerge, in modo netto, una grandissima fotografia cromata con colori cadenti nel grigio, fotografia d'autore senza rivali.
I punti che smorzano il disegno sono i ritmi ed alcune situazioni lentissime, ma molto probabilmente tali scelte non cadono a caso, sono artisticamente premeditate.