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DESERTO ROSSO regia di Michelangelo Antonioni

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Goldust     5 / 10  03/05/2016 18:17:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il Deserto rosso può tranquillamente proseguire il discorso sul male di vivere intrapreso nella cosiddetta "trilogia dell'incomunicabilità": pur avendo amato "l'avventura" discretamente apprezzato "la notte" ( "l'eclisse" purtroppo mi manca ) in questo film non ho trovato però il trasporto emotivo e la profondità di sguardo che caratterizzava i lavori precedenti, c'è solo un encomiabile lavoro sui colori della fotografia (già l'immagine iniziale con il cappotto verde della Vitti che si staglia nel grigiore generale è estremamente indicativa ), un'evocativa sequenza del sogno/racconto ( a rappresentare un flebile tentativo di fuga dall'apatia quotidiana ) e poco altro. La lentezza estenuante e la farraginosità delle situazioni ne complicano la visione e per una volta anche gli attori non mi sono sembrati indimenticabili, tolta la Vitti ovviamente.