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SUPERMAN VS THE ELITE regia di Michael Chang

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Testu     5½ / 10  21/09/2013 15:35:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Normalmente non mi piacciono i prodotti fanta-eroici eccessivi, ma finchè certe azioni sono contenute e giustificabili non lo considero un difetto anzi apprezzo il tentativo di epicizzare e rendere un pelo più credibile il tutto. Un buon esempio in tal senso è il sempre apprezzato Batman the Red Hood.

Questa premessa serve per poter inquadrare un po meglio il mio punto di vista su Superman vs Elite, ennesimo homevideo kriptoniano di media-carina fattura, con grande potenziale buttato via per interesse. Già in passato avevano drammaticizzato l'alieno invincibile, come in "doomsday" col clone ossessionato o in "All star", dove dopo una carrellata di virate registiche mal collegate infine tirava le cuoia.
In questo caso specifico hanno deciso di approfondire un tema ormai di peso, ovvero i primi supereroi classici col loro idealismo sono fuori moda? Devono cambiare, adeguarsi ai tempi o lasciare spazio ad altri? Seconso il team di Michael Chang... No!


Il tema principale del cartone è se la violenza sia giustificabile o meno per combattere la peggiore criminalità armata e mutante, mettendo a confronto di superman un quartetto di novelli aspiranti eroi con meno scrupoli. Come fu in Doomsday l'eroe DC si impegna per ribadire che non è un giudice o carnefice, ma modestamente un esempio da seguire. Inizialmente il cartone sembra dar vita a qualcosa di davvero interessante con Superuomo corrucciato dall'insoddisfazione dei cittadini, dall'ottenimento di risultati da parte dell'Elite e dall'essere al tempo stesso loro tutore e alleato. Certo... si potrebbe intuire quasi subito da piccoli episodi come sarà l'andazzo... ma per un po il tutto funziona bene, al punto che nella seconda metà hanno dovuto virare e cappottare pesantemente per far risalire il buonista d'acciaio, trasformando i novellini da antieroi a veri terroristi senza freni. Ora, tralasciando i cambi di forza e resistenza strani, tipici di un gioco tra bambini, l'elite non viene approfondita molto ad eccezione di Manchester Black, che però viene comunque lasciato andare alla deriva insieme alla figura men-in-black della sorella. Ci si concentra solo sul protagonista e alla fine il tutto si riduce a Superman contro i soliti pazzi criminali. Non si cerca di dare scrupolo alcuno agli oppositori men che meno di recuperne qualcuno , sarebbe stato difficile e forse meno redditizio... ed è un peccato perchè avrebbe potuto soddisfare più fascie di spettatori.

Deludente. Una cosa è certa, hanno avuto paura di andare fino in fondo con un personaggio tanto conosciuto ed il ripensamento in via di produzione non ha fatto bene. Onestamente in questo cartone, difficile da guardare del tutto a cervello spento, Superman non mi è mai parso cosi antiquato, cosa che a modo loro volevano proprio evitare. Farebbero prima ad evitare di sprecare buone idee e fare semplici scontri action criminosi.