Notevolissimo. Il film sullo spazio più reale che abbia mai visto. E' la solita missione spaziale che avrà le solite complicazioni che, ad uno ad uno, elimineranno l'equipaggio. Questo forse è il suo limite, la forma classica prevedibile. Ma ha un tocco scientifico che unito al found fotage fa quasi dimenticare di vedere un film, non fosse per i volti palesemente da attori e non da astronauti. E' veritiero, quando usano un termine a noi sconosciuto non si mettono a spiegare cosa sia, le situazioni impreviste che si creano sono credibili e i sacrifici non sono per niente forzati. Sono persone nel vuoto cosmico da mesi e mesi per la scoperta potenzialmente più grande della storia, un viaggio unico e irripetibile che porta alla bellissima frase di Rosa:
"Paragonata a tutto ciò che ancora non conosciamo, una vita ha davvero importanza?"
Il film gira tutto attorno a questo prima ancora che al mistero dell'esistenza. L'equipaggio è unito, tutti remano nella stessa direzione, tutti sono pronti a morire per la missione; l'accettazione immediata della morte da parte del personaggio di Sharlto Copley mi ha toccato particolarmente, ma tutti quanti avranno modo di dimostrare la loro totale abnegazione e la devozione per l'evento, basti guardare lo sguardo estasiato della biologa marina difronte alle scoperte, o il gesto di Rosa nel bellissimo finale, che apre il portellone per vedere e per far vedere alla Terra quello che cercavano, ma che non si sarebbero mai immaginati di trovare. Succedesse veramente, 6 statue giganti sarebbero obbligatorie.