caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

BYZANTIUM regia di Neil Jordan

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
hghgg     8 / 10  25/11/2015 11:12:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho adorato questo film, questa nuova scorribanda vampiresca di Neil Jordan; considero "Byzantium" nettamente superiore a "Intervista col vampiro".

Per me "Byzantium" è uno dei film chiave e fondamentali nella rinascita cinematografica del genere vampiresco che dopo un periodo tremendo (1997-2008) è tornato, pare, a sfornare ottimi film in buona quantità, nel drammatico e perfino nella black-comedy con titoli come "Solo gli amanti sopravvivono" "A girl walks home alone at night" "What we do in the shadows" per citarne altri dei fondamentali, senza dimenticare il capostipite della rinascita, quella meraviglia svedese di "Lasciami entrare" (2008, appunto).

E questo film di Jordan rientra pienamente in questa lista, questa volta la visione drammatica, sofferta e romantica del vampiro di Jordan trova maggior compimento, privo di obblighi verso mediocri romanzi e forte di una sceneggiatura migliore, più solida, più capace di dare un senso a dialoghi di una certa intensità e profondità senza cadere (quasi) mai nella supercàzzola irritante alla Brad Pitt/Banderas dell'intervista.

In più una visione originale e particolare del vampiro, non solo con caratteristiche usate molto raramente nel genere (il taglio invece del morso, il poter camminare tranquillamente alla luce del sole, l'annullamento dei clichè più classici e tradizionali) ma anche con idee nuove come di mostrare i vampiri come una sorta di circolo ultra-maschilista pronto a sbarazzarsi di chi non si attenga alle loro rigide regole, punto che rappresenta la chiave delle disavventure finali delle due protagoniste, due donne, due vampire, madre e figlia legate da un'eterna solitudine costrette a districarsi tra il loro disagio interiore e tra il disprezzo del loro stesso clan.

Il tema della solitudine espresso attraverso la condizione di due vampire e soprattutto attraverso Eleanor (una meravigliosa Saoirse Ronan che il dio verde dell'Irlanda ti benedica) è trattato bene nella sceneggiatura, è molto sentito, con riflessioni e dialoghi riusciti e non banali senza mai scadere nell'eccessivo o nello stucchevole e anzi regalando diversi momenti forti ed emozionanti. Eleanor come "dolce angelo della morte" che si nutre solo di chi sta già per lasciare la vita e sua madre Claire, personaggio ancora più complesso, stratificato, alla fine persino commovente, che certo cerca di vivere la sua condizione in ben altro modo.

Neil Jordan, che già nel 1994 in realtà aveva tappato più di un buco, alla regia fa un gran lavoro regalandoci scene indimenticabili anche solo per intensità e atmosfera. La sequenza di Eleanor con il vecchio all'inizio del film, la sua prima vittima, è strepitosa e mi rimarrà in mente molto a lungo, il finale concitato con una brusca accelerata di ritmo, il flashback sulla vita di Claire, la scena in cui lei torna dal mare, come vampiro, il dialogo tra Eleanor e quella professoressa, la sequenza finale con il distacco tra le due, abbiamo un Jordan davvero ispirato, riesce a rendere con grande efficacia la potenza emozionale delle scene, e rende meravigliosamente i decadenti spazi dell'hotel Byzantium così come trasforma il rituale di trasformazione in vampiro, qualcosa di eterno e ancestrale, in un affascinante miscuglio di Fantasy e, come diceva bene ferzbox, oscura Fairy Tale britannica.

Meno affascinante, ma alleluia trattata decentemente, l'ovvia love-story tra Eleanor e il ragazzo umano di turno tra l'altro personaggio efficace e riuscito, nella loro reciproca solitudine (di nuovo) troveranno un amore apparentemente impossibile (of course) solo che alla fine l'amore impossibile loro lo mandano a càgare e lo rendono possibile, un po' tipo finale di "Dark Shadows" di Burton ma in versione seria. Anche qui c'è una grande scena (mentre i dialoghi li ho preferiti altrove nel film) quando lui si ferisce e gronda sangue sull'asfalto e lei vorrebbe aiutarlo ma fa la faccia di quella che si pente di non aver fatto colazione la mattina per poi spremersi il fazzolettino.

Il ritmo lento e sospeso è perfetto per il tipo di narrazione, accompagna la solitudine delle protagoniste, le interpretazioni sotto le righe, i dialoghi a volte sussurrati, è un film delicato, comunque non complicato ma capace di buona profondità. Jordan è magistrale poi a tenere le briglie del film nell'improvvisa accelerata della parte finale dove si fa alta la tensione, l'adrenalina aumenta, la drammaticità esplode e il ritmo accelera con uno stacco che potrebbe spiazzare ma qui la regia tiene tutto in piedi benissimo e anzi mi ha fatto parecchio palpitare, la sceneggiatura ci regala poi scelte e sviluppi non scontatissimi anche in questo caso. Grazie all'eccellente caratterizzazione delle due protagoniste personalmente la parte finale è stata decisamente tesa, mi ha tenuto incollato allo schermo.

Certo se molte di queste sequenze sono così riuscite è anche merito di due attrici in forma smagliante. Gemma Arterton e Saoirse Ronan sono due dei migliori talenti degli ultimi anni e qui si ritrovano insieme e in uno dei loro film migliori (se non il migliore, almeno per la Ronan, tuttavia giovanissima e con tipo 8 film in uscita tra domani e il mese prossimo più altri tre già nelle sale...), il risultato è splendido, l'intesa ottima, le due danno vita molto bene allo splendido, sofferto e complesso rapporto madre-figlia delle due vampire. Il film l'ho visto in lingua originale così da non perdermi il delizioso accento british delle due (la Arterton soprattutto che magari se dai del british ad una irlandese si incàzza pure e poi è un po' diverso, bello lo stesso) e davvero sono bravissime, nei tanti dialoghi e scambi, nei momenti più intimisti, nella scena finale splendida e persino quando c'è da alzare i toni nel corso del film, soprattutto negli ultimi 15 minuti, continuano ad essere impeccabili, in quel momento soprattutto una strepitosa Arterton, attrice carismatica e versatile un po' poco càgata purtroppo. La Ronan invece aveva raggiunto l'apice prima, quando discute con la professoressa che non crede che lei sia un vampiro.
C'è un faccia a faccia da brividi in cui la prof viene fulminata da quegli occhi azzurri pazzeschi di un'intensità e un'espressività meravigliose, ci si potrebbe perdere la dentro. Con in più un dialogo tra i migliori del film. E poi la scena con il vecchio che ho già citato, li basta ammirare.

Se la Arterton è carismatica la bionda irlandesina è a dir poco magnetica, se l'inglese sa essere esplosiva e sensuale la Ronan è eterea e splendidamente fragile, delicata (oddio, vaglielo a dire alla prof di quella scena...), con quella bellezza pura e giovanile (18 anni all'epoca del film, 21 adesso). Insomma si completano a meraviglia e formano un duo vampiresco degno di lode. Giustamente poi in una produzione Inglese/Irlandese (oltre che statunitense) si sono divisi le protagoniste una per paese. Per inciso, penso che la Ronan abbia anche bei margini di miglioramento vista l'età, insomma non voglio dire che sia già una Bette Davis ed esaltarla troppo, è brava ma può migliorare, comunque sono contento anche così.

Ottime le scenografie, curate e perfettamente inserite nelle atmosfere del film quelle interne dell'hotel Byzantium, affascinanti quelle esterne della grotta, esaltate da una fotografia eccellente che ci regala una delle più interessanti ambientazioni del recente cinema a tema vampiri.

Un bravo a Neil Jordan questa volta non glielo nega nessuno, così come alle due prime attrici. Bellissimo film.
ferzbox  25/11/2015 12:11:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo pienamente su ogni cosa che dici, peccato che questi film vengono sempre penalizzati da un era odierna contaminata da tanta robetta spicciola e insulsa,includendo sfortunatamente tante figure classiche e storiche, nonchè meritevoli di rispetto, come il vampiro, il lupo mannaro, gli zombie, le possessioni demoniache e tant'altro, concependo merdàte come "Twilight"(BRRRR).......e non solo quello, anche se usciamo dal genere horror se ne vedono di cagàte...."Hunger Games"?...."Pan"???? "Maze runner"???.......insomma ci siamo capiti...

"Byzantium"?...e niente, "Byzantium" diventa un film TROPPO impegnato, noioso, lento, cervellotico......insomma diventa cinema d'autore e di nicchia.....pensa un pò dove siamo arrivati....
hghgg  25/11/2015 12:29:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si perché per un'ampia fetta di spettatori, magari non appassionatissimi di cinema, sono cambiati i parametri, si cercano determinate cose, tutte parecchio superficiali e si cerca il ritmo a tutti i costi se si rallenta un attimo si rischia di dover pensare... Per quanto riguarda la robetta spicciola che banalizza figure storiche dell'horror guarda tu citi Tuailait ma alla fine al cinema di brutto c'è stato solo quello e trovo nel genere più roba buona che mediocre, per fortuna. Poi certo il discorso della fruizione, con la gente che cerca più roba alla Tuailait e snobba i film validi di cui dicevo è un discorso sacrosanto e amaro. Quelli messi peggio attualmente sono gli zombie, stanno attraversando il periodo buio che colpì i vampiri dalla fine degli anni '90. Alla fine contemporaneamente a Tuailait usciva "Lasciami entrare" seguito da altri bei film e a me comunque basta questo.

Sul filone fantasy-adventure per bimbi tonti sono d'accordissimo, è un'invasione. A dire il vero anche la Ronan c'è cascata ma solo di striscio, meno male. Per il resto nel commento ho cercato proprio di esaltare la qualità crescente della maggior parte dei prodotti del sotto-genere vampiresco dal 2008 ad oggi, come una sorta di reazione automatica parallela al peggio del peggio (Tuailait, appunto).
ferzbox  25/11/2015 12:39:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma tanto i prodotti buoni che cerchi di valorizzare rimangono sempre li, su un angolo, come una manciata penne stilografiche preziosissime che non vede nessuno ma soltanto chi sa apprezzarle.......il problema è la trasformazione del cinema da intrattenimento(detto in senso positivo....quindi come poteva essere un "Il ritorno dei morti viventi" di Dan O bannon o un Dracula di Coppola) a Cinema da Luna Park.....qui Cristo mio siamo arrivati al punto che gli adolescenti si creano una miriade di stereotipi estetici inseriti all'interno di un contesto da cartone animato per ragazzini......altro che serie B.....qui siamo all'amaro.....anzi al conto
hghgg  25/11/2015 12:42:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Be che dire comprendo il tuo sfogo, lo condivido anzi, tanto ne abbiamo già discusso. Io comunque sto bene nella mia nicchia a vedere quello che mi piace, poi gli altri si rincòglioniscano come vogliano, per mia fortuna sono abbastanza asociale.
ferzbox  25/11/2015 13:00:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bhè io sono abbastanza estroverso, ma i prodotti che superano un certo livello di idiozia cerco comunque di evitarli....ma anche per una questione di salute...voglio dire....se al pub uno si beve 5 Redbull sono cazzì suoi.....però ci parlo lo stesso(senza ovviamente mancare di dire quello che penso se interpellato....peli sulla lingua non ne ho...e questa è la mia di fortuna invece ;-).......)
steven23  25/11/2015 11:51:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il genere vampiresco non è mai stato in cima alla lista dei miei preferiti, tutt'altro... però un simile commento... e una coppia di attrici protagoniste che non mi lascia certo indifferente.
Sì, insomma, quasi quasi un'occhiata mi hai fatto venire voglia di dargliela. Anzi, leviamo il quasi... :-)
hghgg  25/11/2015 12:00:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma si, secondo me vai tranquillo, non dico che ti piacerà come è piaciuto a me però è un film raffinato e delicato, senza troppi sbrodolamenti, corbellerie o vampiri classici se non sei un fan del genere potresti apprezzare due vampire tormentate che camminano alla luce del Sole. Se poi la Ronan e la Arterton ti sono già piaciute in altre occasioni allora vai sul velluto.