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SUSPECT ZERO regia di E. Elias Merhige

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Spotify     6 / 10  01/07/2015 00:12:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Curioso thriller diretto da Merhige nel 2004. L'idea del regista era anche alquanto originale e interessante, ma mi è sembrato che non è riuscito a trasmettere sullo schermo tutto quello che voleva. Però penso, che possa, appunto, annoverarsi tra i thriller più originali degli ultimi 10 anni. Poi attenzione, non voglio dire che è stato innovativo per il genere, però gli elementi della storia non sono presenti in moltissime altre pellicole uscite nel suddetto arco di tempo. La regia è nella media, non è malvagia, neanche una cosa ammirevole, però ho visto molto peggio. Ingegnosi i trucchi, e belle le seguenti scene, che l'agente militare usa per scovare le malefatte dei serial killer. L'originalità risiede proprio qui. Poi si tratta anche si sequenze molto particolari, oltre che belle, quasi oniriche. Peccato che il resto, non sia appunto, al livello di queste scene. Il ritmo è discreto, qualche momento più di stallo c'è, ma la noia non sopraggiunge mai. Buona la direzione degli attori, anche se si lascia troppa libertà a Kingsley e ciò non permette ad Eckart di esprimersi e di far vedere quanto vale. Buona la caratterizzazione dei personaggi, e reso bene la specie di duello, molto serrato, che si crea tra i due protagonisti. Invece la cosa di Merhige che proprio non mi è andata giù, è stata la troppa superficialità con cui racconta la storia, avendo tra l'altro una trama molto interessante e che poteva essere sviscerata in vari modi. Si arronza in modo eccessivo e poi il finale per quanto toccante, è girato frettolosamente ed inoltre mi è sembrato pure un po' forzato. La sceneggiatura è senza infamia e senza lode. A volte diventa confusionaria ma possiede dei buoni dialoghi. Fotografia buonina mentre l'ambientazione è affascinante, alla fine risulta essere tra le cose più riuscite della pellicola. Il cast regge: Kinglsey si conferma sempre un bravissimo attore, anche se sicuramente ha fatto performance migliori, Eckhart, ripeto, fa una buona prova, ma è oscurato troppo dal collega ed infine la Moss mi è sembrata abbastanza anonima. Molto affascinante e curiosa la teoria del sospetto zero; mi è sembrato che si è voluta valorizzare la figura dell'agente militare stesso, un colui che ha capacità che solo lui può avere proprio per la professione che pratica. Discorso valido anche se molto confezionato. Ah, un'altra cosa sul finale: ma non vi ha ricordato "Seven"? A me parecchio.

Thriller che poteva svilupparsi meglio, ci sono pellicole peggiori ma anche di gran lunga superiori. Sufficienza e niente di più.