williamdollace 6½ / 10 23/11/2013 15:56:52 » Rispondi Ellis fermo alle pose di Patrick Bateman mette in atto un ascesso narrativo che cancella denti e gengive ma lascia l'appetito.
Caverne vuote di vetro e metallo dove ci si imbatte in guerre iPhone/Nokia, dove superate le vite private e il controllo dei propri corpi la comunicazione si gioca su messaggi e smartphone scambiati, dove si accoltella soltanto chi ha ancora del sangue in corpo, dove la paranoia permea gli spazi e le pause, dove l'artificio scardina palesemente ogni ingranaggio e la fiducia è misurata nel numero di scalini che si è disposti a scendere verso l'abisso.
Memorabili i titoli di testa cadenziati da tombe del cinema inchiodate come scheletri allo schermo desertificato.