caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

STILL LIFE (2013) regia di Uberto Pasolini

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Jolly Roger     9 / 10  01/06/2016 21:40:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
CI sono persone che muoiono sole, senza parenti, né amici, né conoscenti al loro fianco. I loro corpi vengono trovati per caso, magari perché qualcuno nota la loro assenza, o peggio perché qualcuno nota l'odore della morte. Persone che in vita non contavano niente per nessuno, che se ne vanno in silenzio, senza destare dolore in alcuno.
Per loro, c'è il Signor May.
Questo metodico, precisissimo impiegato comunale svolge un lavoro davvero particolare: egli, aiutandosi con gli oggetti e i documenti che trova nelle case dei defunti, cerca di rintracciare le persone ad essi legate, per parentela o amicizia, organizza il funerale, contratta per loro lo spazio che avranno al cimitero, scrive persino di proprio pugno le omelie che il sacerdote reciterà durante la funziona religiosa di addio - alla quale, nella maggior parte dei casi, assiste proprio il Signor May da solo, seguendo poi il carro funebre fino al cimitero e attendendo la sepoltura.
Il Signor May è una piccola formica operosa, uno che ama il proprio lavoro e lo fa nel migliore dei modi possibili. Non è nemmeno un lavoro per lui, è un vera e propria missione: nei "casi" che segue, egli mette cuore ed anima. Questi defunti, per lui, non sono soltanto delle pratiche da smaltire, ma sono persone umane che, seppur non più vive, meritano ugualmente lo stesso rispetto ed amore delle persone vive.
Il Signor May è l'ultimo avamposto dell'umanità, per coloro che non hanno nessuno che li pianga.
Egli mette la passione in quel che fa, sottraendola alla propria vita per donarla agli altri.
Sì perché la sua vita è calma. Di quella calma che odora di piattezza, di giorni tutti uguali agli altri. Che odora di mancanza di vivacità, di emozioni e di colori (ottima la fotografia lattiginosa).
Che odora, anche, di solitudine.
Finchè, un giorno, non conosce Billy.
Billy non è una persona viva. E' un "caso" del Signor May. Nel cercare i parenti di quest'uomo, egli conoscerà meglio anche l'uomo stesso. Sarà incuriosito da Billy, una personalità che sembra così diversa dalla sua, con una vita così caotica, disordinata, chiassosa. E, per certi versi, così affascinante!

Bellissimo film, grandissimo finale, ma soprattutto un significato molto profondo.