caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LOCKE regia di Steven Knight

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
albert74     5½ / 10  03/07/2014 03:25:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
C'è un qualcosa in questo genere di film che mi affascina e qualche altra cosa che mi fa riflettere. Non capisco - ma vorrei capire - cosa ha in testa il regista.
ma cominciamo dall'inizio: il montaggio è ottimo, la recitazione dell'unico attore che si vede in tutti gli 82 minuti è convincente. Le atmosfere hanno qualcosa di misterioso. Una persona la cui vita frana addosso in poco più di un'ora, chiuso in un'auto, con il traffico che scorre. intorno si vedono solo i fari delle auto e i lampioni.
tutto studiato perfettamente tranne forse lo svolgimento paradossale del racconto.
un uomo che decide di andare ad assistere al parto di una segretaria con cui ha avuto un rapporto extramatrimoniale e che sente il bisogno impellente - per poter fare ciò - di perdere il lavoro, la famiglia, la stima dei figli e finisce pure per perdere il momento del parto. Tutto ciò lo fa per una donna che non ama!

non so voi ma questa trama è di una illogicità totale. come lo sono le 36 telefonate, il fatto che ripeta una trentina di volte che non c'è traffico e che tutto scorre (il traffico ma magari qualcuno ci potrà leggere il panta rei di Eraclita memoria!) e che - come un mantra continua ad assicurarsi con uno dei suoi ex colleghi di lavoro che ci serve una colata di c6 altrimenti frana tutto... un po' come la sua vita.
poi il tutto si conclude con il bambino che è nato.
fregatura totale: ha buttato tutta la sua vita alle ortiche per una donna che non ama, corre da lei per vederlo nascere e fallisce pure in questo.
fosse stato un perdente.. ma era un uomo di successo, deve occuparsi del più importante lavoro della sua vita..
insomma la tragicità di un fatto del tutto privo di logica e paradossale, ancor più paradossalmente privato della tragicità stessa.
perché se ci pensate bene più il film va avanti e più quest'uomo ne esce rafforzato mentre tutti intorno a lui (le voci ovviamente!) perdono il controllo di se, la calma.

mah

nessun uomo arriverebbe a buttare la propria vita in una corsa su un'autostrada verso una donna con cui ha avuto un rapporto occasionale da ubriaco...
una corsa verso la rovina. una specie di suicidio cosciente.
il film tuttavia attrae, fin dalla locandina che lascia intuire ben altro svolgimento, è un film furbo che però alla lunga annoia e ti viene da chiederti:
cui prodest?
non si poteva raccontare una tragedia veramente tragica in un contesto comune e non del tutto avulso da ogni logica umana?

il voto è più per le atmosfere e per il montaggio che per altro.