ilSimo81 6½ / 10 05/02/2015 12:22:48 » Rispondi La fossa dà, la fossa prende. La fossa è un dio crudele per questa piccola comunità retrograda, un nucleo di poche famiglie ai margini della civiltà, che deve sacrificare periodicamente uno dei suoi membri alla fossa per riceverne salute e protezione. Un equilibrio perverso che sfocerà in un sanguinoso caos quando l'alleanza verrà spezzata.
"Jug face" non eccelle in originalità. Il cast è comunque convincente, con la brava e semisconosciuta Lauren Ashley Carter e il valido Sean Bridgers, peraltro già visti insieme nel buon "The woman" (Lucky McKee, 2011). E' un film ben fatto nel tenere viva l'attenzione dello spettatore, tra curiosità e violenza, ma è un po' fragile in certi frangenti in cui non mostra e non dice: minimalista negli effetti, zoppicante nella storia, piatto nel finale.
Il tema delle comunità/sette vincolate ad un credo pagano (o comunque non esattamente ortodosso...) percorre il cinema in lungo e in largo, in lavori anche migliori di questo. Si pensi a "The village" (2004) o "The wicker man" (l'originale del 1973 e il rifacimento "Il prescelto" del 2006 con Nicholas Cage), ma anche a "La fuga di Martha" (2010) o "The sacrament" (2013), che però analizzano maggiormente la componente psicologica che quella dell'orrore.
Una visione non eccellente ma onesta: nulla di più.