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8MM - DELITTO A LUCI ROSSE regia di Joel Schumacher

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Spotify     6½ / 10  30/06/2021 05:51:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cupissimo thriller che scava nello squallido mondo degli snuff-movies. Il tema secondo me è interessante e non è mai stato trattato moltissimo nel cinema.

Il prodotto finale è un film senza dubbio buono, che intrattiene a dovere, ma che presenta qualche problema di troppo, limitando di parecchio la valutazione definitiva.

La trama vede protagonista il detective privato Tom Welles alle prese con uno spinoso caso. Un giorno infatti, Welles viene contattato dalla signora Christian, una nobile vedova, la quale, rovistando tra alcuni oggetti del marito, ha trovato uno strano nastro. Il filmato parrebbe contenere delle violente immagini, dove una giovanissima ragazza viene seviziata e uccisa da degli individui. La donna vuole sapere se quel video è reale e quindi chiede a Tom di indagare. Il detective accetta e ben presto si ritroverà a contattato con l'ambiente depravato e deviato degli snuff movies.

Dunque, l'argomento trattato è molto scottante, ma al contempo, affascina tante persone, curiose di sapere se questi snuff movies siano davvero reali. Questa pellicola è dunque un ottimo mezzo per confrontarsi con questo genere di cose e saperne qualcosa di più.

Infatti, bisogna dire che il regista Joel Schumacher affronta la tematica con il piglio giusto, spiattellando in faccia allo spettatore un mondo che, difficilmente, si pensa possa esistere.
Lo spettatore, prova un profondo senso di disgusto, a volte persino di disagio, perché il mercato che tratta di tutta questa roba estrema è più ampio di quanto si possa pensare, e la gente che usufruisce di determinati prodotti è tanta.
Schumacher, attraverso questa full-immersion nel mondo degli snuff movies e del porno-horror, mette a nudo le devianze più profonde dell'uomo, le pulsioni più nascoste, il marcio dell'anima. Si, il regista attraverso questo suo lavoro vuole raccontare proprio il marcio dell'essere umano, dimostrare come non esista limite alla perversione più profonda.
Tutto ciò viene mostrato all'astante con una certa classe, tramite dei movimenti di camera lenti e accurati che agiscono su una scenografia lugubre, tetra, quasi da film horror. Si, bisogna dire che la location di questo film incute una certa tensione. La messa in scena è davvero resa per bene, vengono curati moltissimi dettagli, nulla è lasciato al caso.

La caratterizzazione dei personaggi è ottima: "Tom Welles" è un tizio intrigante, mai banale, è sempre alla ricerca di quel qualcosa in più che può far svoltare la sua indagine. Eppure, per l'astante, è curioso vedere come lui, stando a contatto col mondo degli snuff movies, ne venga in qualche modo turbato, colpito. Chi lo sa, forse qualcosa cova anche dentro di lui. Ma non lo sapremo mai. "Max" è uno che sa il fatto suo, è intelligente, simpatico e guida Tom nel mondo dello snuff. Sicuramente, questo soggetto è uno dei pilastri della pellicola e va detto che quando muore, il film ne risente.
"Dino Velvet" è una figura viscida, perversa. Un uomo con uno strano concetto dell'arte e del cinema, tutte le sue depravazioni mentali le riversa nei suoi film. Un individuo angosciante.

Il ritmo è scorrevole. Certo, il film non è proprio dinamico, ma più la storia procede, più il mistero si infittisce e più lo spettatore viene risucchiato in questo vortice di oscenità. Due ore che passano tra suspense e investigazione.

Non manca il sangue, qualche scena è anche parecchio violenta. Tuttavia, in più di un'occasione, gran parte della violenza presente l'ho trovata troppo fine a se stessa. E a me il sangue nei film piace, ma qui devo dire che si rivela un tantino inutile. Altre scene invece, come quelle dei protagonisti che vagano per i mercati nascosti di porno estremo, sono davvero suggestive e non certo adatte a tutti. Anche a livello di costumi di scena è stato fatto un gran bel lavoro.

La fotografia è ottima, si sposa perfettamente con l'ambientazione. Il film, per tutta la durata, mantiene toni cupissimi, i colori tendono al blu e al nero, al fine di evidenziare tutta la perversione presente. Senza dubbio una fotografia di grandissimo impatto.

Ottimo il cast: Nicolas Cage è autore di una gran bella prova, molto grintosa e di carattere. L'attore riesce a far percepire all'astante tutto il disgusto che prova stando a contatto con il mondo degli snuff-movies e del porno-horror. Espressioni convincenti e dialoghi interpretati con una certa forza. Molto bravo.
Niente male anche Joaquin Phoenix, recitazione di un certo livello. A tratti, l'attore di San Juan, riesce anche a strappare la risata allo spettatore, per via del suo sarcasmo che inscena più di una volta.
Peter Stormare è inquietantissimo, la sua performance mette quasi a disagio lo spettatore. L'interprete svedese sembra davvero un totale depravato senza limiti. Angosciante.

La colonna sonora invece non è gran cosa, musiche piuttosto classiche che non aggiungono e non tolgono nulla.

La sceneggiatura è senza dubbio il difetto maggiore dell'opera: in molti punti appare fin troppo forzata quando invece poteva essere molto più semplice e fluida. Parecchi sono i passaggi spiegati male o comunque trattati in maniera approssimativa.


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Il finale poi, e questo si riflette anche sulla regia, è reso totalmente inutile. In pratica, nell'ultima mezz'ora, assistiamo alla vendetta personale del detective che uccide i membri restanti del congrega di "Dino Velvet". Io ho faticato seriamente a comprendere tale epilogo. Lo sceneggiatore, per tentare di dare alla storia un finale tosto e violento, finisce con l'arrampicarsi con sugli specchi, scrivendo un epilogo piatto (per come si svolge), prevedibile e inopportunamente lungo. Inoltre, e l'ho scritto anche prima, un fattore che fa perdere ulteriore credibilità allo screenplay, è la morte di "Max". Un colpo di scena che poteva starci benissimo, ma è sviluppato male.
Pure i dialoghi a volte sono davvero inconcludenti e scontati. Spesso non suscitano grandi reazioni nell'astante. Per fortuna, sono ben interpretati dagli attori.
Se ci sono un paio di cose fatte decentemente in questa sceneggiatura, quelle sono la stesura dei personaggi e l'idea, poi ben sviluppata, di far ruotare la vicenda attorno al mondo dei film snuff.

Conclusione: un thriller che sa il fatto suo e che si lascia guardare con piacere. L'argomento dell'opera, decisamente scottante, fa il suo dovere coinvolgendo l'astante. Peccato per lo screenplay di basso livello e qualche altra cosuccia, ma nel complesso "8mm" è una pellicola che una visione la merita, anche per via di un'ottima recitazione da parte degli attori.