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COSE NOSTRE - MALAVITA regia di Luc Besson

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barebone     6½ / 10  01/04/2014 13:32:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Luc Besson dirige un film piuttosto "particolare" e solo liberamente ispirato al romanzo da cui deriva.
Tutto è volutamente super-stereotipato : I mafiosi sono TUTTI ciccioni con massicce catene d'oro e portanto i rayban anche di notte, i francesi sono TUTTI spocchiosi arroganti mentre gli FBI americani sono TUTTI dei tontoloni sotto i cui occhi, "vigili e attenti", si può combinare tutto e il contrario di tutto... Persino la traduzione del titolo originale ( "La Famiglia" ) viene stereotipato in un improbabile "Cose Nostre" ( al plurale ) seguito da "Malavita" ( dal titolo del libro originale, evidentemente ritenuto di per sè non abbastanza incisivo... ).
Come è nella tradizione di Besson, anche qui la violenza, per quanto ostentata, deve comunque dare l'impressione che, alla fine, chi la riceve abbia fatto di tutto per meritarsela.
De Niro si lascia guardare mentre autocita se stesso nel ruolo di Al Capone che fu ne "Gli Intoccabili" e partecipando a un cineforum su "Quei bravi ragazzi" ( si presume con la benedizione di Scorsese, visto che in quel caso fu lui a dirigerlo).
Degne di nota le interpretazioni di Michelle Pfeiffer, che a 55 anni anni suonati è ancora bellissima e sempre molto brava, e dei due giovani figli, perfetti nella parte dei due "figli del boss" dalle personalità deviate ma ognuna a modo suo.
Non si spiega, invece, la scelta di Tommy Lee Jones, che ormai stanco e incartapecorito oltre misura ritroviamo ancora una volta in quel ruolo nel ruolo di "mastino degli US Marshall" che probabilmente lo perseguiterà fino alla sedia a rotelle.

Insomma, nonostante il cast stellare siamo distanti anni luce dai capolavori del primo Besson (vedi Leon e Nikita), però non ci si annoia e se visto nella giusta ottica ( ovvero apprezzando ironia ed esagerazione senza badare troppo a credibilità e stereotipi vari ) si può andare anche oltre la tirata sufficienza che in realtà si meriterebbe.