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ENDER'S GAME regia di Gavin Hood

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  11/03/2014 11:50:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il destino del mondo è nella mani di Ender Wiggin, adolescente mingherlino che tutto sembra possedere fuorchè le stimmate del leader. Ed invece il composito temperamento, ereditato da fratello violento ed impulsivo e da sorella arguta e riflessiva, lo rende il comandante perfetto per guidare lo sterminio dei temibili alieni Formic, già 50 anni prima invasori del pianeta Terra.
Asa Butterfield coi suoi occhioni sgranati si muove determinato tra corridoi, camerate e campi di battaglia virtuali delle varie accademie militari, la sua carriera cresce con il superare prove -più tranelli infami per la verità- create ad hoc per valutarne le capacità senza margini d'errore.
Gavin Hood, già esperto di infanzie negate con "Il suo nome è Tsotsi" (Oscar miglior film straniero nel 2005), cerca di dare concretezza alla sofferenza di un ragazzo costretto a mettere in dubbio l' unica sua ragione di vita; passando da cadetto modello a leader schiacciato dal peso della responsabilità.
Il diritto alla gioventù soppresso prende ancor più consistenza nel momento in cui Ender diventa un mero strumento di morte al servizio dei soliti poteri infami. Il tema è ben introdotto, poi sovrastato da dinamiche incapaci di dar spessore al penoso destino di questi combattenti in erba.
Responsabilità anche di un quadro sociale lasciato sullo sfondo, colpevole e remissivo nell'accettare la sorta dei propri figli tramutati in potenziale carne da macello solo perchè più veloci nell'apprendere e illuminati nell'agire rispetto agli adulti.
I dubbi instillati si adagiano velocemente su un un impianto visivo di buona resa, sino ad un finale decisamente pacifista in cui il messaggio rende la pellicola un attimo meno scontata.