axel90 5 / 10 27/10/2013 16:33:11 » Rispondi Per il suo primo film in terra americana, Denis Villeneuve decide di dirigere un film antiamericano. Il protagonista (interpretato da Hugh Jackman) è il simbolo di questa America disposta a tutto pur di non retrocedere e combattere contro ogni linea (e qualsiasi sia l'etica morale) pur di appropriarsi (o riappropriarsi) di ciò che sta loro più a cuore. In un clima sempre di terrore (già sancito dal primo dialogo del protagonista con il figlio) e un morbosità religiosa che si dipana lungo i 140 minuti al limite del sostenibile, "Prisoners" è un film che vuole volare alto, ma alla fine dei conti è poco più di un thriller (vaghe sensazioni ricordano "Mystic River") che diventa mano a mano sempre più confusionario e divagante a scapito della introspezione psicologica di tutti i personaggi, appiattendosi quindi in territori comuni (clichès a rotta de colla). Cast nella norma (Jackman giusto più in forma del solito), poco più di un prodotto di intrattenimento, troppo lungo e troppo ambizioso.
BaroneRampate 13/02/2018 17:00:14 » Rispondi Io credo che uno leggendo le centinaia di giudizi positivi, voglia ergersi a giudizi supremo, giusto per apparire. Non c'è altra spiegazione al tuo commento meschino. A meno che tu non abbia cambiato spacciatore e allora tutto si spiega. Vai a vedere i cinepanettoni, lascia stare questi film...sono fuori dalla tua portata.
Tempesta 10/11/2013 12:10:56 » Rispondi Sono contrario a tutto quello che hai scritto Sono punto di vista Ciao