Vlad Utosh 8½ / 10 06/04/2015 15:59:58 » Rispondi Prisoners non sarà un thriller rivoluzionario, ma è in grado di mantenere incollati allo schermo per oltre due ore mantenendo sempre alto il grado d'interesse e il livello di empatia verso i personaggi. Ottime le atmosfere plumbee(gran fotografia) e la sensazione di qualcosa di malato che si aggira nelle vie della città di provincia. Grande interpretazione di Gyllenhaal che da vita a un bel personaggio pieno di tic agli occhi e dalla personalità variegata: a volte da l'idea di essere apatico, a volte riflessivo, a volte uomo d'azione, ma sempre contraddistinto da qualcosa di misterioso che aleggia sulla sua coscienza. Jackman non è da meno, qui capace di rendere al meglio la parte drammatica del personaggio, e nel mettere in risalto il proprio lato impulsivo. Anche i vari pazzoidi
Notevole il finale ad interpretazione che lascia qualche speranza grazie a quel debole suono del fischietto. Questo tipo di finale non è certo una novità, ma è congeniale alla pellicola e chiude egregiamente Prisoners. Da evidenziare come l'ingiustamente vituperato loki – da parte di Dover- è l'artefice della salvezza della figlia.
Una cosa mi è sfuggita o non l'ho ben colta: all'ospedale la figlia di Birch dice a Keller c'eri anche tu(o qualcosa del genere), forse per l'effetto delle droghe?
molti utenti si lamentano che alcuni collegamenti sono inspiegabili o mal non spiegati (è il difetto principale del film secondo me) - e quello che chiedi tu nel terzo spoiler è davvero uno di quelli meno riusciti. La spiegazione che mi sono dato io è questa:
la figlia di Birch dice a Keller "c'eri anche tu". Il regista, con quella frase vuole probabilmente far cadere un po' di sospetti su Keller per aggiungere un po' di pepe al racconto. In realtà, Keller con quella frase capisce che la rapitrice è la zietta di Alex e che il luogo in cui "c'era anche lui" non è nient'altro che la casa della zietta. Keller infatti c'era stato già il giorno prima - infatti, quando va per la seconda volta, si presenta chiedendo nuovamente "scusa" per aver aggredito Alex fuori dal commissariato e la zietta gli dice qualcosa tipo "ti sei già scusato ieri". Probabilmente la figlia di Birch aveva sentito la voce di Keller quando lui andò la prima volta, ma non aveva urlato nè si era fatta sentire pechè era chiusa nell'altra stanza e sotto l'effetto di droghe. E' l'unica spiegazione possibile
Vlad Utosh 25/05/2016 17:37:41 » Rispondi Ciao Jolly Grazie per la precisazione. Ho dovuto fare mente locale perchè è passato un bel pò di tempo dalla mia visione del film, ma trovo coerente la tua spiegazione :)