caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

SUICIDE CIRCLE regia di Sion Sono

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento Mr. Pink     6 / 10  04/10/2009 15:08:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il motivo centrale del film è un piccolo lampo di genio, così come alcune delle trovate collaterali che accrescono notevolmente il senso di tensione e disgusto dei primi 30-40 minuti di proiezione.
Le scene di suicidio collettivo sono estremamente riuscite, efficaci come non mai nella banalizzazione del gesto, che ne è probabilmente l'elemento più disturbante.
Il film soffre tuttavia troppo la mancanza di una vera architettura narrativa e si disgrega sempre più con lo scorrere della pellicola in una serie di sequenze narrative disturbanti e sicuramente scioccanti ma sempre meno funzionali alla storia, culminando in un finale filosofeggiante avulso da qualunque logica condivisibile.

Questo film deve essere collocato nella società nipponica del XXI secolo, una società estremamente spersonalizzante in cui sempre più spesso il rifiuto all'omologazione dei giovani si esprime in un suicidio sociale - esempio più tipico ne sono gli otaku - o, in maniera molto più drammatica, suicidio tout court.
A titolo d'informazione: i suicidi nel metro di Tokyo sono un vero e proprio flagello nazionale, e preoccupano a tal punto le autorità giapponesi che le banchine delle stazioni più frequentate e maggiormente "utilizzate" a questo scopo sono state munite di speciali barriere di un paio di metri d'altezza che si aprono solamente a treno fermo, creando un percorso obbligato al veicolo ed evitando ogni possibile accesso alle rotaie.
Le ho viste personalmente.