carsit 6½ / 10 04/01/2014 01:16:22 » Rispondi Non è assolutamente facile valutare il film diretto dallo stesso Ben Stiller. La fotografia è a livelli assoluti : mai come oggi ho visto valorizzare così bene i paesaggi della Groenlandia e della Nuova Zelanda ( e che dire dell' Himalaya??). Anche gli effetti speciali , artificiosi ma funzionali, contribuiscono in positivo allo svolgersi del film. L'idea di partenza è valida, ed il film secondo me nella prima parte funziona a meraviglia. Vengono offerte anche alcune sequenze d'impatto, e fra tutte citerei la partenza per la Groenlandia ( dove non si riesce più a capire dove termina la realtà ed incomincia la fantasia). Purtroppo il film alla distanza palesa degli evidenti difetti di ripetitività e dimostra pure di avere una trama in fin dei conti ridotta all'osso, e che non permette di valorizzare appieno le potenzialità del film. è bello vedere come Mitty piano piano da sognatore di avventure diventa egli stesso protagonista delle avventure, riprendendo in mano la sua vita e capendo che l'orgoglio della sua persona e della sua identità non possono essere sottomesse dal progredire della crisi e dalle paure che ogni individuo prova. Quello penso sia il messaggio più bello e interessante del film, ma manca qualcosa che me lo faccia amare. Manca quella scintilla, quell'impronta personale che renda il film indimenticabile ai miei occhi. Ottimi i 10 minuti di Sean Penn, che purtroppo mettono un pò in ombra uno Stiller che non è costante nel film per quanto riguarda l'interpretazione. Lo trovo più calato in commedie , rispetto a film leggermente più impegnati come questo. COmunque il film rimane un discreto prodotto, merita di essere visto , ed è sicuramente meglio dei film mediocri e scarsi che vengono trasmessi in questo periodo.
La soluzione finale francamente non l'ho apprezzata molto : quella della fotografia numero 25 inserita nel portafoglio e che ritraeva Mitty che si impegnava nel comprendere i negativi consegnati dal personaggio di Penn. Bella l'idea di valorizzare anche il lavoratore più umile, quello che lavora dietro le quinte e che non si vede , ma forse mi aspettavo qualcosa in più. Finale discreto, ma poteva essere molto meglio secondo me.
Avrei scommesso qualunque cosa che alla fine la fotografia n. 25 non esistesse, che il messaggio fosse una cosa del tipo: "lo scatto più bello è il momento che vivi in prima persona, ciò che vedi con i tuoi occhi".
carsit 04/01/2014 13:54:09 » Rispondi Si, in verità pure io pensavo una soluzione del genere. Per fortuna non finisce come nello spoiler. DIciamo che il finale non è totalmente malvagio, però boh... Non mi ha convinto appieno.
peter-ray 08/01/2014 08:47:11 » Rispondi C'è molto di più dietro lo scatto 25...
Al cinema una volta la pellicola tradizionale girava a 24 fotogrammi al secondo, non è quindi un caso che il motore del film (l'oggetto di valore) si incentri sull'introvabile scatto 25 che rappresenta il trapasso dal vecchio mondo analogico, al digitale. Come avvenuto per il Cinema, infatti si racconta la storia di come una storica rivista (LIFE) di reportage chiuda i battenti per andare sul mondo del Web.
peter-ray 08/01/2014 08:55:13 » Rispondi ... ripensa al film con quanto ho scritto nel precedente spoiler. Se avverti un brivido dietro al collo vuol dire che ti mancava questo elemento per apprezzarlo a fondo, pertanto, l'unica pecca sarebbe l'eccessiva subliminalità del messaggio risultante troppo difficile da cogliere.
Non solo l'ultimo scatto si ricollega alla trama iniziale ma è la rivelazione di un personaggio che fino ad adesso ha inseguito un uomo in capo al mondo, un uomo che fotografava meraviglie e istanti irripetibili. Tale rivelazione dice: quello che hai fatto fino ad adesso è qualcosa di unico e speciale, non importa viaggiare nel modo per essere un eroe, puoi esserlo con l'impegno e l'amore in quel che fai. Il mondo si divide i persone che sanno riconoscere quegli eroi ed altri no, i così detti *******.
carsit 07/01/2014 12:42:40 » Rispondi SISI, il tuo messaggio è stato recepito in maniera chiarissima. Però non sono riuscito ad apprezzare fino in fondo una pellicola che rimane comunque molto positiva. :)