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PHILADELPHIA regia di Jonathan Demme

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Terry Malloy     10 / 10  13/11/2006 14:53:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
struggente. drammatico. comuovente. tragico. straordinario. capolavoro di un Jonathan Demme che si vede vive sulla sua pelle (la storia è infatti ispirata alla morte di un suo amico per aids) e che trasmette nella sua opera una sensibilità, un'emozione da pochi altri. magistrale Tom Hanks che (superiore lo devo amettere a Forrest Gump) con una recitazione fuori dalle righe offre un Pathos e una innesta una sconvolgente ondata di commozione e di emotività senza eguali. grandissimo anche Denzel e bravo il giovane Banderas. un film denuncia contro l'odio, il pregiudizio e la fobia per una malattia terribile, ma non diversa da molte altre per rischi, ma anche la lotta contro il problema della giustizia e la legge: corrotta e marcita (si rievocano come sempre atmosfere manzoniane...ahhh), ma sempre salvabile attraverso figure come Andrew, Denzel e anche il giudice che si rivela essere un personaggio individuo: ossia che non è statico, ma è dinamico e la sua personalità (seppur vista attraverso pochi elementi) varia durante la narrazione; e così anche l'avvocato che partendo da omologato finisce per essere preso ancora di più di Beckett in una causa che non lo riguarda più come avvocato, ma come uomo. due scene in particolare sono bellissime: la prima è quella in cui Tom non riesce a fare la trasfusione e litiga con Miguel: lì si denota un atteggiamento (denunciato in Kill Bill con la figura di Pai Mei) comune e umano, ma sbagliato: quello di abbandonarsi nella propria sofferenza ed essere giustificati nel abbassare il nostro livello di vita e di perdere di vista i propri valori e l'amore per le persone, qua Andrew supera un'accattivante prova con grande forza di spirito e di amore. la seconda è quella in cui la Callas canta: questa segnala la bravura di Demme che attraverso una fotografia eccezionale segnala gli stati d'animo degli astanti: il rosso per Andrew che rappresenta la disperazione, la passione per la musica, ma anche l'amore per la vita, il nero per Denzel che rappresenta paura, ignoranza, inconsapevolezza e oscurità, scena bellissima carica di pathos e tensione. processo ricostruito perfettamente non scontato e distaccato, ma realistico e interessante. bella l'inquadratura contorta in prima visione di Andrew che stando male è gettato in un vortice di nausea per le parole dell'avvocato e l'accusa ingiusta. un film che dà speranza e che affascina parecchio contro la banalità e l'ignoranza del male.