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IL PASSO DEL DIAVOLO (2013) regia di Renny Harlin

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  10/04/2015 13:44:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fa piacere ritrovare Renny Harlin in questo stato di forma. Il regista finlandese si misura col mockumentary senza inventare nulla di nuovo ma fornendo a livello visivo quella compattezza che molti suoi colleghi (generalmente misconosciuti) si sognano. Grazie alla sua grande esperienza fornisce una certa logica alle riprese non finendo con l' utilizzare la mdp a mo' di frullatore, viziaccio di cui sono colpevoli a volte per incapacità, altre per sopperire a budget ridottissimi, i virgulti di cui sopra.
Notevole lo spunto di partenza: ovvero un fatto di cronaca conosciuto come "L'incidente del passo Djatlov" risalente al 1959 e avvenuto in Russia nei monti Urali.
Qui nove abili escursionisti persero la vita in circostanze a dir poco enigmatiche. Le indagini delle autorità russe furono abbastanza discutibili e l'archiviazione del caso venne stabilita da un verdetto bizzarro. Nel corso degli anni sono state avanzate le ipotesi più disparate per dare un senso alla morte di quei giovani, senza però mai raggiungere la verità.
Il film parte controllato tramite un'introduzione tipica del filone: molte chiacchiere, un clima di generale entusiasmo e segnali di pericolo sparsi un po' ovunque ovviamente ignorati o non captati a dovere.
La carenza di passaggi particolarmente coinvolgenti non è poi così deleteria, complice un'ambientazione montana di tutto rispetto e un gruppetto di personaggi che pur stereotipati risultano più simpatici e intelligenti della media di queste produzioni.
Dopo la lunga preparazione arriva il fantastico scacco matto in una seconda parte tiratissima, intensa e paurosa al punto giusto. Cospirazioni governative ed esperimenti (fanta)scientifici sfociano in una lunga sequenza di terrore in cui Harlin riesce a far decollare l'asticella dell'ansia, per poi chiudere sollecitando le sinapsi di coloro che amano scervellarsi.
Davvero un buon film nonostante la schematicità dello script. Mezz'ora finale, risoluzione (parziale) dell'enigma e interesse per il fatto reale fanno la differenza.
BlueBlaster  10/04/2015 15:10:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caspita, sei anche tu un accanito appassionato di horror...ho sbirciato le tue valutazioni sul genere e noto che, a parte la tua passione per film giapponesi, ci piacciono film simili.
Comunque vedo che ti mancano da vedere i due citazionisti "V/H/S" e "POV - A CURSED FILM" che è un j-horror.
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  13/04/2015 10:33:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Blue, si, sono appassionato, poi in questo periodo ho voglia di vedere solo horror o quasi.
POV mi manca (grazie dell'info), mentre V/H/S dovrei commentarlo, l'ho visto già qualche mese fa ;)