Ciumi 5 / 10 10/09/2009 18:45:25 » Rispondi Possente, pomposo, ridondante, ambientato in un’era anacronistica che si pone tra fantasy e preistoria, quest’elogio alla prestanza e alla virilità, ha a mio parere un’aria decisamente troppo seria: quasi la storia di Conan, personaggio dei fumetti, toccasse temi gravi - l’erotismo, la forza, la mascolinità - probabilmente cari al regista, che ne ha fatto il fulcro della propria poetica. Nel suo contesto, la musica tonante, le ambientazioni imponenti, e la scelta dei muscoli di Schwarzi, sono tutte componenti indovinate (e buoni sono anche i trucchi usati per i mostri e le scene fantastiche); ma è molto superbo, troppo agghindato, davvero poco simpatico; ricordo che nemmeno da ragazzino mi piacque particolarmente.