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CONAN IL BARBARO regia di John Milius

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amterme63     5 / 10  19/05/2011 22:06:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'unica cosa che mi è piaciuta di questo film è l'ambientazione (soprattutto le riprese in esterni) e la bellezza di alcune riprese in panoramica (come ad esempio quelle finali notturne in cima alla grande scalinata). Per il resto è un tipico film di genere avventuroso-fantastico-mitico. Nel suo genere però secondo me non brilla particolarmente. La realtà è che il travestimento lussureggiante, le avventure, non siano altro che un abile messinscena che nasconde un sottile ma invasivo intento "propangandistico".
Per capire meglio possiamo mettere a confronto questo film con l'Indiana Jones de "I predatori dell'Arca Perduta" o addirittura con quello de "L'ultima crociata". In Indiana Jones abbiamo a che fare con avventure altrettanto eroiche ed esotiche come quelle di Conan, sempre con molte difficoltà e ostacoli, momentanee cadute e improvvise, sfolgoranti resurrezioni con relativa vittoria finale. In entrambi i film il bene e il male sono delineati in maniera netta e precisa, c'è solo il tutto-bene e di fronte il tutto-male.
Solo che Indiana è sempre e comunque una persona "normale", le sue avventure sono tutto sommato credibili (non appare quasi mai il sovrannaturale) e con fini terra-terra (l'amore per l'arte o per i principi liberali). Conan invece è una persona eccezionale, a partire dal suo aspetto fisico, ed è trattato come un eroe mitico, quasi omerico. Spesso viene "aiutato" o lotta con il "sovrannaturale". Conan fa parte in tutto e per tutto (anche nel comportamento spicciolo – lontanissimo da quello spontaneo ed ironico di Indiana Jones) della categoria dei "superuomini". A lui è concesso di usare tutti i mezzi, anche quelli più truci e violenti, e ne fa uso molto volentieri e in sovrabbondanza. Intelligenza e astuzia per lui valgono poco meno che zero (Kurosawa avrebbe avuto facile gioco nel parodiarlo).
Per quanto riguarda la "spinta", non ha altra etica che la propria personale glorificazione.
Nel primo film di Indiana c'è una cura maggiore nello svolgimento delle avventure, in Conan avviene tutto fin troppo facilmente. I tre si introducono nei templi, strisciano e arrivano direttamente dietro il sacerdote, senza essere minimamente visti. C'è insomma la stessa "facilità" dei film di serie B. Nei film di Spielberg c'è molta più tensione, suspense e finezza espressiva, questo di Milius è assai più grossolano. C'è poi tutto il kitch derivante dal fantasioso, eclettico e barocco concetto che hanno gli americani del passato mitico-favolistico. In un calderone un po' arraffazzonato si mescolano Vichinghi, Egiziani, Assiri, Maya, Arabi, Mongoli, Giapponesi. Anche qui c'è tutto il sapore dei film peplum italiani degli anni 60.
Dietro tutto questo ci sta comunque un chiaro intento progandistico e celebrativo. Agli inizi degli anni '80, in coincidenza con la presa di potere da parte di Reagan, si cerca di reagire al vuoto, alla disillusione e all'incertezza ideologica, diffusasi durante gli anni '70. Si cerca di porre come alternativa la certezza dell'esistenza del bene, della sua forza, anzi della necessità e dell'obbligo di essere forti, duri, senza pietà nei confronti dei completamente cattivi, che esistono, sono temibilissimi e pericolosi. La soluzione sta nell'affidarsi all'uomo forte (metafora del Presidente – in questo caso Reagan) e restare ancorati alle tradizioni e ai principi eroici e puri del glorioso passato. I piccoli non contanto niente, conta Lui, il grande eroe.
Come "male" viene proposta quella che in quegli anni era la cultura che si stava diffondendo nella gioventù preda del riflusso. Anche loro come reazione alla disillusione e alla perdita di certezze, illusioni, speranze, si erano rivolti al passato, rifugiandosi nel mito del barbarismo e del demoniaco. "Protestavano" semplicemente rovesciando l'iconografia, senza mettere in dubbio il contesto di distinzione estrema e netta. Fatto sta che in questo film i "cattivi" sembrano usciti da uno spettacolo o da una copertina degli Iron Maiden, dei Death, degli Slayer o dei Morbid Angel. Per questo paradossalmente Conan è finito per diventare una specie di film cult per gli appassionati di questo genere.
Dimostra che c'è molta più comunanza e identità spirituale fra Conan e i suoi nemici di quello che si immagini.
Torok_Troll  08/11/2013 01:21:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Indiana Jones non centra niente con Conan, sono due personaggi agli antipodi, te lo posso assicurare!
amterme63  08/11/2013 23:42:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono comunque confrontabili fra di loro e al di la delle differenze di apparenza (quelle che fanno dire che "sono agli antipodi"), sostanzialmente svolgono il ruolo di eroi ed è quello che li "accomuna".
Vitichindo  16/11/2014 17:35:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Capirai, allora anche Toxic Avenger e Zorro sono due eroi, e questo li renderebbe indistinguibili???? Ma piantala di dire ****** retoriche e senza senso compiuto alcuno.
amterme63  17/11/2014 22:54:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se tu devi analizzare il ruolo di un personaggio lo consideri in maniera astratta, al di là di quello che appare.
Cianopanza  07/01/2013 00:34:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai scritto un papiro accostando Indiana Jones a Conan ???? Seriamente?

Bah, non discuto il 5... ma non capisco la sparata...

Conan è un personaggio nato in libri fantasy degli anni 30!
Tutto quel pastiche di generi e culture antiche è proprio quello che ci vuole. Pure il "sapore peplum anni 60" e' un valore aggiunto: il film è prodotto da Dino De Laurentis girato in Europa (Spagna e poi Jugoslavia), musiche suonate dall'orchestra e registrate a Cinecittà. In pratica una produzione italiana.

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amterme63  07/01/2013 12:52:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda, non discuto che a molti questo film possa piacere, ma a me non ha convinto. Il confronto con Indiana Jones è strumentale, giusto per mettere a confronto due modi diversi di intendere l'avventuroso, il fantastico, lo storico. Il film di Spielberg è fatto benissimo, Conan è dal punto di vista rappresentativo molto approssimativo e grossolano. Anche il personaggio è abbozzato in maniera molto superficiale e stereotipata. Evidentemente a me disturba, ad altri piace, questione di gusti.
Comunque se c'è qualcosa di impreciso o sbagliato nel mio confronto fra Indiana Jones e Conan, mi fa molto piacere se tu me lo fai notare. Il genere è lo stessso (avventuroso - fantastico) e non ci trovo nulla di male nel confrontare i due eroi, per riuscire a capire meglio la loro natura.
Poi ogni film (anche il più disimpegnato e fantastico) trasmette sempre e comunque un messaggio etico, culturale e di conseguenza politico (la politica è il nostro comportamento in società). Anche qui, se tu non sei d'accordo, trovi che la mia analisi sia sbagliata, sarei molto contento di sentire la tua in merito.