Manticora 5½ / 10 03/01/2014 09:26:01 » Rispondi Deludente è la parola che mi è venuta in mente a fine proiezione, mi sarei aspettato molto di più. Prendere un icona della mia infanzia come Capitan Harlock e trasporla in un opera in c.g sicuramente ben realizzata tecnicamente, ma senza anima. Non bastano un po di combattimenti spazio-navali a dare il SENSO di Capitan Harlock, l'anima di un personaggio è l'essenza del suo ESSERE, in questo caso Harlock è un personaggio troppo bidimensionale, come tuti gli altri personaggi, alcuni dei quali imbarazzanti, Rei la spalla di Harlock, ma anche la Nibelunga, i dialoghi stessi a volte sembrano messi li forzatamente, vedasi il disconso sulle bombe temporali, non convince appieno, ma soprattutto alla fine
Un messaggio ecologista che più banale non si può, Shinji Aramaki scopiazza perfino Final fantasy, il film, ma il confronto non regge propio, per non parlare del finale sinceramente ancora più ridicolo..
peter-ray 07/01/2014 19:12:31 » Rispondi ..che poi i Nibelunghi in mitologia erano una razza germanica di Nani che vivevano sotto terra. No sta spilungona ahahaha
In realtà il finale dovrebbe svelare che Harlock e il Nibelungo sono due spettri tenuti invita dal Dark Matter, e che il ragazzo è in realtà lui stesso che si ripete nel tempo in forma diversa.
Se noti infatti le loro storie sono simili. Lui per salvare la Terra l'ha distrutta. Il suo amico è un vegetale tenuto in vita da una macchina con il nibelungo che è in realtà un ologramma. Il ragazzo cerca di salvare la serra ma ottiene l'esplosione che paralizza il fratello e rende un vegetale la sua amata che vive anch'essa come un ologramma
Quando vede il fiore Harlock pronuncia una frase che ora non mi ricordo, ma stava ad indicare che ogni evento si ripete nel tempo all'infinito. Non sarà difatti neanche un caso che l'unico a poter uccidere un immortale sia un'altra versione di se stesso.
E' un po' difficile dedurre tutto questo da una sola visione. Difatti è troppo pretenzioso da questo punto di vista