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CAPITAN HARLOCK regia di Shinji Aramaki

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Sarum     4 / 10  04/01/2015 13:25:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non capisco proprio cosa la produzione abbia pensato di ottenere dall'operazione Capitan Harlock! Si perchè lo spettacolo cinema non è una crociata di buoni intenti, ma una macchina per sogni, non illudiamoci. Fare botteghino con i vecchi fans? Tentare di mettere sul mercato del 3D una nuova pedina commerciale? Lanciare un nuovo mito? Se fosse questa la strategia di mercato hanno fatto un bel buco nell'acqua. I vecchi fans amano il vecchio capitano, nel 3D servono trame più fluide non poemi gotici, il nuovo mito sarebbe un tantino troppo cupo e noioso. Chi era Harlock? Personaggio degli anni '80, amatissimo dai ragazzi di allora, rimasto nella nostra memoria come l'eroe risoluto e carismatico a capo di una improbabile ciurma di buffi, ma coraggiosissimi e fedeli pirati. Anche se ricercato, difende la terra combattendo sulla magnifica Arcadia contro l'affascinante regina aliena Raflesia e il suo esercito invasore dal pianeta Mazone; la sconfigge, liberando il nostro pianeta. Invece cosa è stato prodotto? Una roba noiosa, lenta, complicata e che soprattutto non ha niente a che vedere con lui e la sua storia intrigante. Hanno giusto avuto il buon senso di creare protagonisti molto somiglianti, quei pochi che sono stati lasciati. L'Arcadia è stata ridotta ad una Baradur dello spazio, un mostro con rostri accuminati e punte varie, che invece di ispirare buoni sentimenti fa paura, stravolgendone del tutto l'aspetto. Nell'anime l'astronave era molto, molto, molto più bella, temuta ed amata al tempo stesso, anche dai nemici. A peggiorare il mio commento direi che le scelte fatte mancano di rispetto ai creatori, dato che il prodotto era perfetto così com'era. Qualcuno potrebbe obbiettare che se il film avesse ricalcalcato l'originale il risultato sarebbe stato solo una prodezza di computer grafic. Risponderei che anche quello andato sugli schermi voleva esserlo senza esserci riuscito. Ma il flop non si è limitato all'impatto visivo (spento e statico), ha lasciato zero emozioni e parecchi sbadigli.