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I SONNAMBULI regia di Mick Garris

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Jolly Roger     3 / 10  13/03/2014 23:38:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I "veri" Sonnambuli, non sono sonnambuli.
O meglio: non lo sono nel significato comune che la gente riconosce alla parola "sonnambuli".
Codesti non sono persone che vagano in giro durante la notte come zombies perché hanno un disturbo psichico (e che devi pure stare attento a non svegliarli, altrimenti potresti farli impazzire del tutto).
No.
I Sonnambuli, in realtà, sono Vampiri.
Vampiri che si cibano della "vita" delle vergini. Questa "vita" altro non è che una specie di raggio fotonico azzurro che esce dalla bocca della vergine. Immagino che ogni secondo che trascorra, in cui il Sonnambulo risucchia questo raggio, la vergine, purtroppo, perda giorni, forse addirittura mesi, di vita. Ma in realtà non ho capito bene come funzioni.
Comunque, questi qui, per essere dei Sonnambuli, sono molto svegli. …Soprattutto sessualmente. E sono pure incestuosi. King aveva probabilmente mangiato piccante, vista anche una battuta esplicita sulle scu.lacciate ad una teenager, che mi ha lasciato un po' di pudico stupore.

Comunque. Il film inizia con un biondino belloccio (o almeno lui si crede così, visto come si atteggia). In realtà è un piacione idiota e irritante, con la faccia da mezzo uomo e mezzo micio, che quando non ha nulla da fare si diverte ad auto lesionarsi con un coltello e a ballare con una bella donna, che avrà più o meno due anni più di lui.
Se l'abbraccia, se la limona…finchè le stringe le spalle, la blocca, la guarda negli occhi e la chiama…
"Mamma!!"

COOOSAAA?!?
L'hai chiamata Mamma?!
Sì.
Perché la donna con cui se la fa, è proprio sua madre.
Va beh. E' pesante, ma in fondo è solo la prima di una serie di minch.iate inconcepibili.
Ad esempio, la scena in cui il biondino, anziché nascondere i propri istinti loschi, si mette a duellare in una sfida automobilistica con un poliziotto stradale, solo per il gusto di divertirsi.
Ma ancora: quando si accorge di averla fatta grossa, si nasconde dietro una curva, chiude gli occhi, si concentra, spinge…e la sua macchina diventa invisibile!
Pensavo quindi di aver visto il peggio. E invece no. Quando il poliziotto se ne va via senza aver visto dove è andato il biondino (che in realtà è sempre lì, in auto, ma è invisibile), il biondino riappare…ma su una macchina di un colore diverso e di un modello diverso rispetto a quella di prima!
Per non contare quando, una volta rivelata la sua identità di mostro, tentando di catturare la ragazza, inizia a dire frasi una più cretina dell'altra: "Tania…perché non cerchi di entrare nella giusta dimensione ? Perché non pensi a te come ad un pranzo?"
E poi, ancora, mostrandole la sua faccia mostruosa "Tania! Quand'è esattamente che hai perso la fiducia in me?"
Ma va!! Tenta pure di fare il fenomeno!
Vuole fare il fenomeno e poi basta che un gatto gli graffi la faccia che lui scappa a casa a piangere dalla mamma, arrivandoci praticamente in stato di coma.
L'assurdità comunque non ha fine. Un poliziotto spara dieci colpi a distanza ravvicinata alla mamma sonnambula e non riesce a centrarla nemmeno una volta.
Poi chiama per chiedere rinforzi e gli rispondono "aspetta un attimo, una cosa per volta".
Colpi di pistola che fanno esplodere le automobili.
Mostri che diventano umani, poi invisibili, poi ancora mostri.
Un esercito di gatti.
Questo film, se non ci fosse Stephen King di mezzo, avrebbe la media che merita.
DUE.