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SNOWPIERCER regia di Joon-Ho Bong

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-Uskebasi-     8 / 10  14/03/2014 02:43:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
COMMENTO SPOILEROSO

La classica storia del debole che si ribella al forte. La classica rappresentazione metaforica della società, più asciugata che mai. Tutto il mondo è in un solo treno, dal povero cùlo alla ricca locomotiva.
A differenza di molti altri film distopici però, non abbiamo la completa visione, non vediamo fin da subito il mondo dei ricchi, lo scopriamo vagone per vagone, senza sapere quello che ci aspetta nel locale successivo.
E così, dopo un inizio di rivolta che più bello non si può (Curtis che si punta l'arma alla testa e preme il grilletto), assistiamo alla piacevolissima risalita dei ribelli in questo spazio così limitato ma così variegato.
Si nota nel bene e nel male l'orientalità del regista.
Si nota nel bene l'autorialità del regista che rende Snowpiercer sostanzialmente diverso dai suoi colleghi di genere. Questo è uno dei pregi più grandi, così come l'approfondimento dei personaggi che mostra yin e yang anche all'interno di chi non ti aspetti: il racconto di Curtis che descrive il primo mese in treno è bellissimo. La migliore scena insieme al geniale e surreale momento del capodanno.
Tilda Swinton, persino in un personaggio così caricaturizzato, ha una presenza scenica ingombrante che mette in secondo piano tutto e tutti.
Si è parlato del finale e di un ipotetico accenno alla speranza.
Io non credo ci sia un messaggio che vada oltre quello che vediamo.
Se l'intento di Bong era quello di far nascere una speranza, si tratterebbe di un fallimento. L'orso non può rappresentarla, in quanto non è nato dal nulla, ma è sempre vissuto e sopravvisuto per 18 anni. Quindi, o la speranza e la possibilità di vivere c'è sempre stata, o non ha senso rappresentarla così.
Magari con una piantina che usciva dalla neve avrebbe funzionato.
jack_torrence  14/03/2014 10:28:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La (lievissima) speranza del finale non è rappresentata dall'orso, ma dal fatto che la donna e il bambino, pur stando fermi nella neve, non mostrano il minimo segno di congelamento; neppure sembrano avere freddo.
Ricorda invece i 7 della rivolta dei 7, morti a poca distanza dal treno.
(Fuori dal treno si presumeva ci fossero temperature non semplicemente rigide, d'alta quota o polari; nel fumetto si parla di meno 90 gradi centigradi. A quella temperatura il congelamento sarebbe se non istantaneo quasi rapidissimo).

Jolly Roger  14/03/2014 11:38:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
anche io vedo il finale in luce positiva.
Secondo me il film vuole farci capire che la vita, nonostante la glaciazione, è continuata ad esistere.
Poi ci ho letto anche un velato messaggio ambientalista nell'aver scelto proprio l'orso bianco, che, insieme al panda, è una delle icone del wwf. Come se il film avesse voluto dirci che un nuovo inizio è possibile, ma cercando un rapporto diverso con la natura, orientato al maggior rispetto, in confronto a quello che ha provocato la nuova glaciazione. Come se l'uomo, pur avendo provocato un disastro, non sia riuscito per fortuna a distruggere tutto e la natura si è riprende ora il proprio spazio, ma l'umanità continuerà anch'essa ad esistere...
...e tutti vissero felici e contenti :-) Sì, in effetti sono un po' tanto ottimista in relazione a questo film

jack_torrence  14/03/2014 13:07:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono molto d'accordo.
-Uskebasi-  14/03/2014 13:33:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esatto, la vita è continuata a esistere, non che è possibile da ora.
È anche vero che solo orsi bianchi e pochissimi altri animali possono essere sopravvissuti.
Avessero fatto vedere un canguro, diventava piuttosto inquietante...
-Uskebasi-  14/03/2014 13:28:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si appunto, intendevo questo quando dicevo oltre quello che vediamo. Sappiamo che la temperatura è salita dal fatto che i due ragazzi non stanno congelando, ma lo sapevamo già quando lo scassinatore fa l'osservazione sull'aereo. Ma è giorno, verrà la notte, sono praticamente soli, non c'è cibo oltre a proibitivi orsi polari e a questo punto pesci non semplici da pescare. Come dici tu se c'è speranza è lievissima.
Mi sono soffermato a l'orso perché persone vicine a me dicevano: se campa lui possono campa anche loro. Ma che ******* è?! Credono che l'orso e gli altri animali rinascono una volta che la vita è sostenibile? O che se ne vanno in letargo per 18 anni? Se c'è l'orso significa che c'è sempre stato, non incide nulla sulla speranza.
Per questo avrei preferito vedere una pianta o un terreno senza neve per provare la sensazione che hanno provato gli altri.
Jolly Roger  14/03/2014 14:04:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
davvero c'è gente che ha creduto che gli orsi sono RINATI?!
no dai non ci posso credere :-)

Probabilmente sono rimasti congelati e ora con il riscaldamento stanno ritornando a muoversi ;-)))))

Comunque il padre della ragazza conosceva degli eschimesi e ne avrà sicuramente parlato a sua figlia. Potrebbe essere un modo per preannunciare che i sopravvissuti vivranno in quel modo...
-Uskebasi-  14/03/2014 14:08:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Te lo giuro.
Questa osservazione finale non è male, non la ricordavo. Sempre più facile a dirsi che a farsi, comunque è qualcosina.
Sarebbe interessante leggere il fumetto.
Jolly Roger  14/03/2014 14:31:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ah..allora capisco. Secondo la gente gli orsi rinascono, probabilmente da semi trasportati dal vento come le piante
Sentir certe robe a fine film getta un'ombra sul genere umano :-)
e mi fa pensare che moriremo tutti.
jack_torrence  14/03/2014 14:22:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ti consiglio il fumetto (cercalo in edicola costa anche du'lire), molto diverso come impianto narrativo, e che tra l'altro va oltre, perché quello messo in scena dal film è solo il primo episodio, nel fumetto ce ne sono altri 2 ma ...perché c'è un altro treno.
E' un fumetto un po' ostico e molto criptico, poco scorrevole, ma c'è da dire che non sono un appassionato di fumetti.
Ho preferito il film ma riconosco l'ottima qualità del fumetto (che se non sbaglio tra l'altro risale agli anni '70!!)
-Uskebasi-  14/03/2014 14:26:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma si trova così facilmente?
Lo cercherò sicuramente allora.
jack_torrence  14/03/2014 14:56:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
be', io l'ho trovato in centro a Roma, con un po' di pazienza, alla terza edicola.
Non si trova in libreria, ma è uscito come mensile da edicola di una certa casa editoriale Cosmo.
In bocca al lupo!