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COMBAT SHOCK regia di Buddy Giovinazzo

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Angel Heart     7½ / 10  29/12/2010 22:10:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non fatevi ingannare dalla pubblicità. L'etichetta trash della Troma, in questo caso, è solo una facciata.
La storia segue le vicende in una giornata qualunque di un reduce del Vietnam e delle ragioni che lo porteranno alla pazzia più totale. Messo in scena con un budget risibile ma con le idee schiette e ben chiare, questo sottovalutatissimo e scomodo film del tuttofare Giovinazzo è senza ombra di dubbio uno dei ritratti più cruenti e spietati sui terribili e irreversibili effetti che la guerra può causare alla persona e alla psicologia di un uomo.
Violento, allucinato, squallidissimo e truculento in ogni suo singolo fotogramma, soffre sfortunatamente di parecchi difetti (che non credo sia necessario riportare) causati dai pochi mezzi messi a disposizione, e di qualche buco in sceneggiatura che ne rallenta un pochino la parte centrale. Ma la sostanza, il coraggio e la cattiveria, ci sono eccome, ed è questo che conta! Roba che a Hollywood se la sognano. Mostrare con tanta efficacia e verità il disagio, la sofferenza e le difficoltà passate da questi soldati, che hanno combattuto per la loro patria, e che per questa hanno vissuto orrori indescrivibili e visto ogni sorta di atrocità per poi essere dimenticati, ripudiati ed emarginati dalla stessa come se niente fosse, non è cosa da poco...
Un'ulteriore applauso al regista sia per la rappresentazione della periferia di NY, di cui vengono ben messe in risalto tutte le piaghe (sporcizia, pùttane, drogati, disoccupazione, criminalità) sia per la shockante, brutale e sanguinosa strage finale, di una violenza talmente inaudita (ma tristemente necessaria) da far impallidire pure quella di De Niro in "Taxi Driver" (opera verso la quale Giovinazzo è comunque estremo debitore).
Ottimo film (ovviamente bisogna sorvolare sui difetti dati dal low-budget, che come ripeto, sono parecchi), non privo comunque di puntatine trash assurde e ridicole (come il costume nippo-punk di uno dei tre strozzini che perseguitano il protagonista, o la ragazza in motocicletta davanti all'ufficio collocamenti), ma assolutamente da vedere. Meritata la fama di cult, anche se io personalmente, leggendo gli ottimi commenti del sito, mi aspettavo un qualcosina di più.