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COMBAT SHOCK regia di Buddy Giovinazzo

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Invia una mail all'autore del commento ilSimo81     7 / 10  11/05/2013 17:59:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A ben vedere, non racconta nulla di speciale questo film.
Voglio dire, quanti film sono stati ricamati sulle storie di reduci da conflitti? Quanti soldati divenuti uomini schizofrenici, paranoici, estraniati abbiamo visto in queste pellicole?
Comunque, "Combat Shock" è efficace a riprodurre la squallida vita di questo reduce a cui la vita (o la guerra?) ha tolto tutto. O quasi. E quel poco che gli resta verrà inevitabilmente travolto dall'ultimo, definitivo tracollo della sua labile psiche, che aveva costruito intorno a lui una parvenza di innocenza per non crollare sotto il peso di sé.

Le lunghe scene inutili e vuote, la città marcia e fatiscente, i personaggi disperati o depravati, l'ambiente familiare fatto di insopportabile disperazione, le ripetute musiche distorte e disturbanti sono il modo (efficace, come s'è detto) di riprodurre nello spettatore la visione del mondo e la vita di Frankie.

La recitazione non è eccelsa, e a tratti è caricaturale; molte scelte scabrose e truculente rasentano l'horror; tanti dettagli vengono portati all'estremo risultando quasi grotteschi. Tutto questo a ben vedere non è una novità, per un film della Troma; eppure resta un film "serio", che arriva, che colpisce.

Non un capolavoro, ma un cult per gli appassionati del genere.