Elmatty 7½ / 10 04/05/2014 21:28:07 » Rispondi Finalmente sono riuscito a vederlo. Dalla media su filmscoop pensavo di trovarmi davanti al classico polpettone di Hollywood con tutto quello che ne consegue, quindi ero partito un po' prevenuto nei confronti della pellicola. Invece ho visto un film che è tutto l'opposto: è un'ottima interpretazione della storia di Noè secondo Aronofsky che contiene si alcuni difetti ma molti pregi. Innanzitutto è un film coinvolgente che conquista lo spettatore e che tiene incollati alla poltrona fino alla fine nonostante si sappia già la storia come finisce. Le interpretazioni degli attori sono magistrali di cui il migliore è senz'altro Crowe. Il reparto tecnico è ineccepibile come un film ad alto budget deve essere. Quello che stupisce di più è l'impostazione che il regista del Cigno Nero da alla storia: prevale una vena fantasy ma ci sono molti elementi che riconducono anche ad una visione moderna ma non scontata di Noè. Il Noè di Crowe è molto combattuto nei suoi sentimenti: da un lato si sente in obbligo di obbedire ai voleri del Creatore, dall'altro si sente in obbligo di proteggere la sua famiglia. Ne esce fuori un personaggio con moltissime sfumature:
E' consapevole che la razza umana è peccatrice e deve essere punita ma, allo stesso tempo, deve occuparsi della sua famiglia che, come per tutti gli umani, hanno anche loro le loro colpe secondo lui. Le sue idee al riguardo vengono fuori quando si sente in obbligo di uccidere le due gemelle di sua figlia adottiva ma l'amore che prova per loro glielo impedisce, a quel punto si rende conto di essere anche lui un peccatore. A Noè gli viene il dubbio che anche le sue azioni diventano sbagliate agli occhi del Creatore e quindi è una persona combattuta con se stessa. Un personaggio che evolve nel corso del film.
Il regista inoltre ci offre un autentico capolavoro quando:
Crowe spiega la creazione alla sua famiglia e qui Aronofsky mescola la scienza con la religione. Nei giorni in cui spiega come il Creatore ha creato l'universo e il regista ci fa osservare il Big bang, la nascita del Sole e del sistema solare, l'evoluzione della vita sulla terra. Le immagini suggeriscono un'interpretazione scientifica dell'accaduto. Poi si passa alla religione: si sussegue con la creazione del paradiso terrestre, di Adamo ed Eva e di Caino ed Abele. Trovo che il regista sia riuscito in maniera egregia a mescolare le due cose senza risultare stupido o blasfemo. Inoltre da notare come ha rappresentato il Pianeta Terra: invece dei continenti attuali ha raffigurato la Terra come al tempo del supercontinente Pangea per far capire che la storia è ambientata agli albori dell'umanità. Ed ancora: il diluvio universale viene illustrato come una tempesta planetaria piuttosto di un evento divino.
Adesso passo ai difetti della pellicola: una certa spettacolarizzazione del tutto in classico stile Hollywoodiano, con spettacolari battaglie e situazioni un po' surreali.
-Con che cosa addormenta gli animali per tutti quei giorni? -Se il diluvio dura 40 giorni come è scritto nella Bibbia, come può essere che le gemelle della figlia adottiva di Noè, che sono state concepite poco prima dell'inizio della pioggia, siano già pronte a partorire prima ancora che la colomba portasse il ramo d'ulivo?
Inoltre la rappresentazione dei Vigilanti, gli angeli caduti dal cielo, lascia alquanto desiderare. Gli avrei fatti più consoni a quello che rappresentato rispetto a quei mostri della pellicola. Un'altra cosa che rimprovero al regista è forse il fatto che abbia rappresentato la cosa in modo un po' solenne e troppo spettacolare, ogni tanto sembrava che i protagonisti sembrano dei supereroi, in totale contrasto con la rappresentazione che pone la Bibbia. Aronofsky doveva essere più "umile" a rappresentare il tutto. In ogni caso rimane un ottimo film, molto sottovalutato e non capito da molti a parere mio, che nasconde messaggi molto profondi e di estrema attualità. Consigliatissimo.