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LA MAFIA UCCIDE SOLO D'ESTATE regia di Pif

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Goldust     6 / 10  05/08/2015 16:11:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE SPOILER PRESENTI

L'esordio sul grande schermo di Pif si può semplicisticamente suddividere in due filoni, in due film nel film accomunati dalla presenza ora silenziosa ora opprimente della Mafia: il primo, legato alla giovinezza del nostro, è più genuino e pieno d'inventiva, con la geniale infatuazione di Arturo per la figura di Andreotti ed il tenero racconto dell'innamoramento non corrisposto con la coetanea Flora. Il secondo è invece più greve e paracùlo, mette in fila le tragiche morti degli uomini di giustizia dello Stato fin troppo meccanicamente e fa nascere il legittimo dubbio che l'ingenuo Arturo sia più un portasfìga di livello mondiale ( Palermo è tutt'altro che un paesone, eppure lui ha un aggancio con tutte le vittime della Mafia cadute sul campo ) che un cantore delle coscienze civili della città. Ed infatti anche il finale in cui i nostri neo genitori passano in rassegna le lapidi dei sopracitati martiri disseminate per la città ha un sapore posticcio e sa tanto di un'operazione più d'effetto che di contenuto: l'esperienza televisiva de Il Testimone avrebbe dovuto suggerire al buon Pif di rivolgersi direttamente al pubblico per spiegare l'importanza di quei gesti eroici, invece di nascondersi dietro ad una poco credibile lezione di storia cittadina impartita al figlio piccolo, che dubito possa minimamente apprendere ciò che gli si spiega.
Un lavoro quindi con alti e bassi, lodevole nelle intenzioni e pasticciato nella realizzazione e nelle interpretazioni. Ah, ovviamente i mafiosi sono ritratti come degli idioti completi perchè l'importante è che facciano ridere.