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UN FANTASTICO VIA VAI regia di Leonardo Pieraccioni

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stratoZ     4 / 10  07/03/2024 13:03:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Oh mamma, altro filmaccio di Pieraccioni, qui in piena crisi di mezza età (e artistica) basato su uno humor irritante, lezioni di vita da baci perugina, melensità a buon mercato e un pizzico di moralismo.

Avrei avuto voglia di staccare dopo due minuti, mentre Pieraccioni e i suoi due colleghi/amici commentavano le varie amanti "Attrice a tempo perso e puttanone a tempo pieno", esclama uno di loro, ma si facciamo ridere dando della donna di facili costumi a destra e manca dai.

Non che il resto del film si ripigli, dopo Pieraccioni si fa sbattere fuori di casa dalla moglie che trova delle manette di peluche con la dedica per sta Natasha, che però erano di uno dei suoi amici e allora niente, lui non si giustifica mica, si fa sbattere fuori di casa, d'altronde ovvio no, rischiamo il divorzio, gli alimenti, di non vedere le figlie durante la settimana tanto per, devo dire uno dei momenti della soglia più forzati della storia del cinema, ma vabbè, l'unica cosa bella di quella scena è la soddisfazione di vedere l'abusivo ammanettato al palo, ecco quello è stato il momento di goduria più alto del film, avrei tanta voglia di farlo anche nella realtà, ma comunque andiamo avanti.

A sto punto Pieraccioni deve trovare una nuova sistemazione e va a vivere in una casa di studenti con ognuno i suoi problemacci e che lui nel giro di una settimana risolverà, passerà dall'essere una persona inutile che non sa scegliere cosa mangiare a cena al risolvere tutti i problemi degli studenti in una fase cruciale della vita, tra l'eliminazione del razzismo del cavaliere - interpretato da un Panariello obbrobrioso - alla riappacificazione con i genitori della ragazza scappata dalla Sicilia fino alla Toscana perché incinta, a sto punto si poteva nominarlo presidente del consiglio così risolveva tutti i problemi dell'Italia.

E poi niente, il resto sono gag che non fanno ridere e certe volte sono imbarazzanti, come praticamente ogni volta che c'è in scena Panariello e il suo maledetto chiwawa, terribile, ho i flashback in stile Apocalypse now con The End in sottofondo quando ripenso alla scena del chiwawa che entra dentro la macchina per acchiappare i peluche, siano maledetti.
Come al solito c'è pure una piccola parte per Ceccherini, qui in veste di investigatore privato che si mimetizza e si trucca continuamente da albero o da mimo o da qualsiasi cosa si possa confondere con la scenografia, anche lui protagonista di scene che non fanno ridere per nulla, come quella del passante che vorrebbe far pipì nel suo gabinetto scenografico, e di una sottotrama che non serve a niente.

E poi c'è la ripetuta gag del ristorante alimentata a colpi di schiaffi sul collo, con questa fraida cringe tra Pieraccioni e il cameriere.

Probabilmente fra i suoi peggiori, scarsissimo.